Covid 19: perdite economiche nella ristorazione

Paolo Bianchini: “Nell’ultimo mese i ristoranti hanno perso il 54% del fatturato”. A evidenziare tale situazione finanziaria negativa sono i risultati dell’indagine realizzata dal Centro Studi di MIO Italia.

A causa della pandemia da Covid 19 aumenta la crisi nel settore della ristorazione.

Le restrizioni decise dal Governo, per limitare la diffusione del virus, penalizzano il settore economico. A evidenziare questa situazione finanziaria negativa sono i risultati emerdi dall’indagine realizzata dal Centro Studi di MIO Italia.

Il settore Horeca sta collassando. Nell’anno appena concluso, il 2021, ristoranti, bar, pizzerie, pub e cocktail bar hanno perso il 49% del loro fatturato rispetto al 2019. Non è solo un dato drammatico – ha commentato Paolo Bianchini, Presidente dell’Associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità – ma una tendenza negativa che si sta rafforzando, giorno dopo giorno. Dall’8 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022, quindi nell’ultimo mese, il settore Horeca ha fatturato il 54% in meno rispetto allo stesso periodo 2019-2020. Si tratta degli ultimi dati di un’indagine a campione effettuata dal Centro Studi di MIO Italia. Dati senz’altro scomodi per qualcuno al Governo, ma fedeli indicatori della realtà che stanno vivendo i piccoli imprenditori, le loro famiglie, e tutta la filiera legata all’attività di somministrazione. E purtroppo non è ancora tutto. La tendenza negativa proseguirà nei prossimi mesi. Senza misure di sostegno, per il settore Horeca sarà difficile sopravvivere. A trarne vantaggio saranno le multinazionali del cibo spazzatura”.

Dopo circa due anni di restrizioni, che hanno costretto molte imprese a restare chiuse, l’economia si sta riprendendo lentamente.

La situazione, generata dagli effetti della pandemia, ha influenzato negativamente i ricavi delle realtà commerciali, penalizzando lavoro e occupazione.

È del tutto evidente che solo una situazione sociale serena consente di programmare l’attività imprenditoriale.

A lanciare una provocazione è proprio MIO Italia che si rivolge al Governo: “Proponiamo cinque azioni da attuare – ha affermato Paolo Bianchini – attraverso un Ristori Ter con estrema urgenza: prolungamento nel 2022 delle moratorie sui prestiti alle Pmi; reintroduzione del credito d’imposta sugli affitti dei locali; indennizzi veloci e a fondo perduto, per coprire le perdite di dicembre 2021 e del primo trimestre 2022; abbassamento dell’Iva dal 10 al 5%; Cassa integrazione in deroga”.

Francesco Fravolini

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