Le pietre burattate sono pietre levigate assai belle e dal valore che spesso cresce notevolmente. Tuttavia siccome hanno subito un processo di lavorazione molto intenso non sempre è facile riconoscere la pietra vera da quella falsa e spesso alcune pietre per avere colori più vivi sono anche sottoposte a tintura artificiale.
Ma come si lavorano tali pietre per avere un simile risultato?
Per prima cosa vengono disposte all’interno del buratto insieme a della sabbia abrasiva e del liquido lubrificante.
Il contenitore quindi rotea rendendo il minerale liscio e lucente, per questo il processo prende il nome di burattatura.
La grana della polvere diminuisce man mano che la pietra si leviga, durante le prime fasi si usa di solito carburo di silicio, mentre durante la fase della lucidatura si usa ossidi di alluminio.
Tale processo dura all’incirca 30 giorni in modo da avere un risultato perfetto.
Esse vengono usate tanto sia in cristalloterapia sia per la creazione di gioielli o decorazioni, anche se c’è chi sostiene che per la cristalloterapia sia meglio usare delle pietre grezze in quanto l’eccessiva lavorazione può far perdere alla pietra parte della sua energia.
Tuttavia alcune pietre devono essere necessariamente burattate come ad esempio la malachite o la crisocolla visto che senza questo trattamento entrambe rilascerebbero sostanze tossiche all’uomo.