Anche se meno noti dei fiori di Bach anche i fiori di Alaska sono eccellenti aiutanti per la salute, anche se sono nati solo nel 1984 si ispirano proprio ai fiori di Bach anche se il loro ideatore è Steven Johnson.
Steven ha deciso di usare i fiori dell’Alaska perché sono forti e si adattano a tutto pur di sopravvivere nella terra gelida, dove regnano i ghiacci.
Pare che questi fiori abbiano il vantaggio di intervenire rapidamente sul malessere delle persone sia dal punto di vista emotivo che fisico e che aiuti a rimuovere i blocchi emotivi e mentali.
Tra i vari fiori di Alaska usati troviamo
L’alpine Azalea ottima per chi ha scarsa autostima e non ha fiducia nelle proprie capacità, peer smettere di svalutarsi ed imparare ad apprezzarsi.
Il Balsam Popolar: Per chi ha causa di traumi passati si sente bloccato su uno o più aspetti della propria persona. Aiuta ad allontanare le tensioni e dona energia vitale.
Il Blue elf Viola che aiuta ad esprimere la propria rabbia ma senza diventare violento.
Il Columbine per chi non ha autostima e confronta sempre se stesso con gli altri, porta a galla l’individualità e l’unicità e rafforza l’Io.
Cotton Grass: perfetta per chi ha subito incidenti o ferite ed è sempre fermo nel suo stato di malessere che impedisce al processo di guarigione di avanzare.
I fiori si prendono combinando due o tre gocce di alcune essenze potendone combinare fino ad un massimo di sei in una preparazione. Si aggiunge poi un mix di acqua e brandy ben dosati, se ne prendono 3-4 gocce sotto la lingua circa quattro volte al giorno.
Possono essere assunti insieme ai fiori di Bach o se si sta praticando cristalloterapia e Reiki.