se non ha pagato l’Imu entro il 17 giugno 2024 puoi ancora provvedere. Ecco come:
Ti sei dimenticato di versare l’Imu, l’imposta municipale unica la cui scadenza era stata fissata per il 17 giugno 2024. Non tutto è perduto poiché sei ancora in tempo per avvalerti del ravvedimento operoso. Vediamo di cosa si tratta e qual è la procedura da seguire.
Dobbiamo premettere innanzitutto che l’Imu è un’imposta patrimoniale che deve essere versata dai possessori di immobili (residenziali e non, terreni e aree fabbricabili) che non siano destinati ad abitazione principale, fatta eccezione per gli immobili di lusso rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
Entro il 17 giugno doveva essere pagata la prima rata di acconto (corrispondente al 50% dell’imposta) mentre per il saldo, da versare entro il 16 dicembre c’è ancora tempo.
Cosa fare se non si è provveduto? L’Imu potrà sempre essere versato anche se con ritardo ma si dovrà mettere in conto di dover corrispondere anche sanzioni e interessi. Può arrivare infatti un sollecito da parte del Comune che applichi la maggiorazione costringendo il contribuente a versare una somma più elevata.
La sanzione di base è pari al 30% di quanto non è stato versato a scadenza. A tale cifra vanno aggiunti gli interessi moratori pari al tasso legale in vigore.
In alternativa, per ovviare all’applicazione della sanzione più elevata è possibile fare ricorso all’istituto del ravvedimento operoso che consente di beneficiare di una sanzione ridotta. La riduzione varia in funzione delle tempistiche di pagamento. Possiamo distinguere varie forme di ravvedimento operoso:
- ravvedimento sprint: deve essere effettuato entro 14 giorni dalla scadenza. In questo caso la sanzione risulta essere pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo;
- ravvedimento breve: si effettua tra il 15° ed il 30° giorno. La sanzione è pari all’1,5% dell’importo dovuto;
- ravvedimento medio: da effettuare tra il 31° ed il 90° giorno. La sanzione sarà pari all’ 1,67% dell’importo dovuto;
- ravvedimento lungo: oltre i 90 giorni e fino ad un anno. La sanzione applicata è pari al 3,75% dell’importo dovuto;
- oltre i due anni, ma prima che arrivi la contestazione: la sanzione è pari al 5,00% dell’importo dovuto.
Al pagamento si dovrà provvedere mediante l’utilizzo del modello F24 (sezione Imu e altri tributi locali) indicando l’apposito codice tributo relativo all’Imu e specificando il Comune a favore del quale viene effettuato il versamento. Inoltre, dovrà essere barrata la casella relativa al ravvedimento operoso.