COSA DETERMINA L’AUMENTO E LA DISTRIBUZIONE DEL GRASSO CORPOREO?

Perdere peso è possibile, ma a volte sembra più difficile del previsto, e i motivi sono svariati.

Ci sono poi alcune persone che, per quanto seguano molte diete e vadano tutti i giorni in palestra, non riescono a perdere nemmeno un grammo di peso, altri che desidererebbero una distribuzione diversa della loro massa grassa. Nella maggior parte dei casi l’aumento di peso o la difficoltà a perderlo sono legati ad aspetti prettamente alimentari e comportamentali, ma a volte altri fattori non permettono di raggiungere il traguardo voluto.  

I GENI.

Quasi il 50 per cento della distribuzione del grasso può essere determinata dalla genetica, lo afferma uno studio del 2017, incide molto la differenza interindividuale dovuta ai differenti genotipi. Tali differenze sono legate all’espressione genica dei cromosomi del proprio DNA e in secondo luogo dal comportamento e dallo stile di vita condotto durante l’età dello sviluppo (dall’infanzia alla pre- adolescenza).

IL SESSO.

Nelle donne I livello di grasso corporeo oscilla tra il 14 e il 31 percento del peso, risulta più’ elevato rispetto agli uomini dove la massa grassa varia dal 6 al 24 percento, come osserva l’American Council on Exercise.

L’ ETÀ.

L’invecchiamento tende a far aumentare il grasso corporeo in generale, questo a causa di vari fattori come il rallentamento del metabolismo e la graduale perdita di tessuto muscolare. Il grasso in eccesso è per lo più di tipo viscerale invece che sottocutaneo.

LO STRESS.

Quando si è sotto pressione e si vivono lunghi periodi di stress potremmo avere difficoltà a dimagrire. Il motivo?

L’organismo produce un ormone, la resistina, che favorisce l’aumento di peso e diabete. Gli anglosassoni lo chiamano Cums – Chronic Unpredictable Mild Stress -, cioè lo stress leggero ma costante che inquina corpo e mente: l’organismo entra in uno stato di infiammazione cronica che impedisce la perdita di peso.

Inoltre un soggetto stressato o sovrallenato ha livelli sempre alti di corticosteroidi.

Un livello alto dell’ormone ipotalamico corticotropo comporta livelli alti di aldosterone, quindi ritenzione idrica. Ma soprattutto, livelli alti di stress portano a ipercortisolismo, quindi ad accumulo di grasso nella parte alta del tronco soprattutto nella schiena. I livelli alti di cortisolo inoltre abbassano il testosterone endogeno.

LA SEDENTARIETÀ.

Le cellule adipose del sedentario ricevono spesso grosse quantità di insulina e per lunghi periodi, per difendersi riducono i recettori per l’insulina. A sua volta il pancreas, avendo necessità di abbassare la glicemia per portarla in omeostasi, innalza i livelli di insulina.

Iperinsulinemia e iperglicemia – precursori del diabete mellito tipo 2 – peggiorano il metabolismo lipidico favorendo oltre ad essere favorite il sovrappeso – generando spesso anche l’aumento di rischio di ipertensione.

UNA ALIMENTAZIONE ECESSIVA E NON EQUILIBRATA.

Un eccesso di grassi saturi nella propria alimentazione e la sedentarietà possono aumentare i livelli di estradiolo; Chi fa poi uso della pillola anticoncezionale (a base di estradiolo e progesterone) che fa aumentare il livello di questi ormoni nel sangue può facilmente aumentare di peso. Il consumo di pasti abbondanti comporta un innalzamento della glicemia e quindi dell’insulinemia; a sua volta, questa condizione genera accumulo di adipe

I LIVELLI ORMONALI.

Molte persone sono affette da squilibri ormonali senza nemmeno saperlo.

Gli ormoni, prodotti dalle ghiandole del nostro corpo, sono dei messaggeri responsabili di specifiche azioni, ma anche di una complessiva comunicazione tra i vari distretti del corpo. A volte gli squilibri ormonali sono del tutto fisiologici, come nel caso della menopausa nella donna. Elencare quali sono gli squilibri ormonali in modo completo sarebbe molto complesso. Ma come capire se la dieta che stiamo seguendo è sabotata in qualche modo da uno stato di alterazione ormonale?   

Occorre prestare attenzione all’instaurarsi e all’evolversi di alcuni segnali che sono ovviamente specifici a seconda dello squilibrio che si sta sviluppando.

Che Il peso e gli ormoni siano direttamente collegati, diventa ancor più vero superati i 40 anni.

Ciò è dovuto al naturale declino degli ormoni negli uomini del testosterone che è in grado di ridurre il numero degli adipociti, mentre nelle donne degli estrogeni che producono un aumento del numero e del volume delle cellule lipidiche. Come spiegato da Pamela Peeke, MD, esperta di grasso corporeo e autrice di “Body for Life for Women”

L’ eccesso di estrogeni fa accumulare grasso nei glutei, fianchi, cosce, gambe, la sua carenza (nella donna in pre- e menopausa) fa accumulare grasso nell’addome.

In menopausa anche se l’estrogeno diminuisce è cmq in eccesso rispetto al progesterone e spesso si viene a determinare uno squilibrio nella relazione estrogeno-progesterone. Ma anche altri ormoni svolgono un ruolo attivo sul metabolismo e sul deposito di tessuto adiposo, con ricadute sul peso corporeo ne parlerò nel prossimo articolo.

Marisa Paola Fontana

Articoli simili

Roglic centra la sua quarta Vuelta in carriera

Celiachia: l’impegno di AIC verso gli studenti celiaci

Al via nel mese di Ottobre il “Festival di Medicina Integrata”