Il Burkina Faso è il secondo Paese più povero del mondo e si muore ancora per malnutrizione.
La solidarietà non ha confini. E anche una piccola realtà locale può fare grandi cose quando si parla di cooperazione internazionale. Stiamo parlando dell’Associazione Onlus Kibarè di Como che opera in “Burkina Faso” dal 2013, con progetti di sostegno a bambini e famiglie in difficoltà. Progetti a cui si può contribuire da tutta Italia. Fondata dalla comasca Olivia Molteni Piro per iniziativa di un gruppo di operatori, medici e volontari con competenze in “cooperazione internazionale”, ha già realizzato progetti importanti: un centro di nutrizione per madri e bambini nel villaggio Bilogo; ha ricostruito una scuola primaria nel villaggio di Nonghin distrutta dalle forti piogge; realizzato una scuola primaria finalizzata all’educazione integrata tra bambini normodotati e bambini portatori di disabilità, oltre alle numerose adozioni a distanza e a progetti mirati come “uno zaino per amico” per sostenere l’acquisto del materiale didattico per i bambini. Ed è in procinto di realizzare un progetto di micro credito per aiutare nel lavoro le famiglie in difficoltà economiche. L’Associazione realizza i progetti grazie alle donazioni volontarie e raccolta fondi con eventi ed iniziative. E come detto con le “adozioni a distanza” che consentono di garantire l’istruzione, l’assistenza sanitaria in caso di malattia e un pasto caldo al giorno ai bambini orfani o appartenenti a famiglie gravemente disagiate economicamente. Adozioni che possono essere fatte da tutta Italia. Tra l’altra gli operatori di Kibaré si recano in Burkina Faso regolarmente per verificare lo stato di salute dei bambini e l’avanzare dei progetti in corso. Fondamentale è il Centro di nutrizione per madri e bambini nel villaggio Bilogo, in quanto il Burkina Faso è il secondo Paese più povero al mondo e la situazione nutrizionale e sanitaria della popolazione è caratterizzata da una mortalità molto elevata. Si stima che il 70% dei bambini muoia ancora a causa di malattie evitabili e che tre bambini su cinque non riescano a sopravvivere entro i primi cinque anni di età. Anche il tasso di mortalità materno si aggira intorno a 350 decessi su 100.000 nascite annuali. La malnutrizione è la causa diretta del 35% dei decessi, sia per quanto riguarda le madri in gravidanza che i bambini. Nel villaggio Bilogo, Kibarè onlus ha realizzato, in collaborazione con un’altra Ong italiana, un centro sanitario con maternità per garantire alla popolazione l’accesso ai servizi sanitari di base. La presa in carico delle madri in gravidanza e dei bambini del villaggio ha permesso di censire i casi di malnutrizione cronica che ammontano a circa 100 all’anno. Aiutare è dunque fondamentale. Per informazioni: info@kibareonlus.org
Amalia Barbara Di Bartolo