Congedo parentale: quali le novità nel 2024

congedo parentale: prevista retribuzione pari all’80% per due mesi

Tra le novità contenute nella Legge di Bilancio 2024 (legge 213/2023) approvata a fine anno figura un pacchetto di misure a favore delle famiglie e dei genitori in particolare. Nell’ambito di tali misure dobbiamo menzionare il provvedimento che sancisce la possibilità per i genitori di beneficiare di due mesi di congedo parentale con retribuzione pari all’80%.

Per chi finisce il periodo di assenza obbligatoria, nel 2024 anche il secondo mese di astensione dal lavoro per accudire i propri figli verrà pagato in misura superiore rispetto al 30% previsto in via ordinaria. Ricordiamo che ad oggi la legge prevede un periodo di maternità obbligatoria di 5 mesi retribuita al 100% cui si aggiungono 10 mesi (elevabili a 11) di congedo parentale facoltativo retribuiti al 30% entro i 12 anni del figlio.

Ricordiamo che la previsione di un mese pari all’80% (in deroga alle norme ordinarie) era già stata prevista per il 2023. La novità risiede dunque nell’introduzione di un mese aggiuntivo che, secondo le iniziali previsioni, doveva essere retribuito al 60% ma che la Legge di Bilancio ha portato all’80% per l’anno in corso. 

Chi può usufruire di questo beneficio? Potranno avvalersi della misura entrambi i genitori, sia pure in alternanza tra loro. Potranno avvalersi del miglioramento del trattamento retributivo in caso di astensione volontaria fino al compimento dei 6 anni di vita del figlio.

Condizione per potersi avvalere del provvedimento è il congedo di maternità o paternità abbia termine entro il 31 dicembre 2023.

Ulteriore vantaggio economico viene riconosciuto dalla legge di Bilancio alle lavoratrici madri. Si tratta di un esonero totale dei contributi previdenziali in caso di 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio più piccolo, tenuto conto del limite annuo pari a 3000 euro che deve essere riparametrato su base mensile.

Per l’anno 2024, ma si tratta di una misura di carattere sperimentale, viene riconosciuto tale esonero anche alle lavoratrici madri che abbiano due figli, sempre fino al compimento dei 18 anni per il figlio più piccolo.

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