Siamo così abituati a trovare alimenti già confezionati che difficilmente ci soffermiamo a ragionare su come viene preparato il packaging per questo tipo di prodotti. Eppure le aziende che si occupano di confezioni alimentari si trovano a dover affrontare importanti sfide, che riguardano sia l’effettiva conservazione dei cibi, sia il rispetto di specifiche norme in materia, le quali sono particolarmente stringenti. Ma chi produce questo tipo di confezioni?
Chi produce le confezioni
Nella maggior parte dei casi l’azienda che produce packaging alimentare non è la medesima che prepara il prodotto da confezionare; aziende come Volmar Packaging propongono alle realtà della filiera alimentare una serie di soluzioni adatte al confezionamento di alimenti e non solo. Spesso tali soluzioni sono preparate su misura, considerando le esigenze di ogni specifico cliente. Non solo, in vari casi è l’azienda che produce imballaggi alimentari a preoccuparsi del confezionamento, fornendo al cliente non solo il packaging ma anche il know how e gli strumenti necessari per confezionare l’alimento. Il servizio di confezionamento può essere fornito in locali esterni a quello di produzione, o al suo interno. Questo avviene soprattutto quando un alimento deve essere conservato in condizioni di temperatura o atmosfera particolari, per evitare che si deteriori in modo troppo rapido. Per un’industria del campo alimentare trovare un partner in grado di fornire la soluzione perfetta per il confezionamento di un alimento è particolarmente importante, perché evita di doversi concentrare su una serie di problematiche, demandandole al fornitore.
Le normative
Basta guardare una qualsiasi confezione per alimenti per comprendere che dietro alla sua produzione c’è un grande lavoro. Parte di tale attività è correlata direttamente alle normative europee e italiane, che prescrivono che il packaging alimentare si possa produrre solo con materiali precedentemente testati e autorizzati e che offra una serie di caratteristiche molto precise. Tali caratteristiche riguardano il fatto che la confezione non deve rilasciare nell’alimento alcun genere di sostanza nociva, o che possa modificare in modo sensibile le caratteristiche organolettiche dell’alimento, che riguardano consistenza, gusto e odore. Visto che in commercio si trovano innumerevoli alimenti diversi, è chiaro che le soluzioni di confezionamento sono altrettanto numerose e varie, così da garantire di mantenere fresco e salubre qualsiasi genere di alimento, dalla verdura ai biscotti.
Una questione di etichetta
Tra gli obblighi presenti nelle normative che riguardano il confezionamento degli alimenti, una lunga serie si riferisce a ciò che deve essere indicato sul packaging. Il quale deve riportare chiaramente informazioni riguardanti: il modo di conservazione e di consumo del prodotto, il luogo di produzione e l’eventuale presenza di allergeni, anche se solo in tracce. Oltre a questo vige un obbligo comunitario di indicare su ogni confezione gli ingredienti dell’alimento, se preparato con vari ingredienti, o la denominazione del prodotto stesso se fresco e non lavorato. Una tabella nutrizionale deve precisare il contenuto di macro e micro nutrienti, per 100 g di prodotto e per porzione, il cui peso deve essere precisato. Tutti i prodotti alimentari devono presentare anche una data di scadenza, se freschi, o la dicitura “spesso buono oltre” nel caso in cui siano a lunga conservazione.