Cocco Bill, nuovo omaggio di Termoli al suo figlio illustre Jacovitti

Il forte legame di stima ed affetto profondo tra la città di Termoli e Benito Jacovitti continua nel tempo malgrado il grande fumettista ed artista sia scomparso nel lontano 1997.

Dopo avergli intitolato il locale Liceo Artistico ed averlo omaggiato, pochi mesi fa, di una statua a grandezza naturale in bronzo nell’atto di disegnare un fumetto posta sul corso principale della città adriatica, Termoli e le nuove generazioni di studenti tornano a dare lustro ad uno dei suoi figli più importanti. Benito Jacovitti Viene riconosciuto come uno dei più importanti autori di fumetti italiani del 1900, caratterizzato da una vasta produzione dallo stile personale e particolareggiato con dettagli surreali – come i salami o i vermoni – che ne rappresentano uno degli aspetti identificativi più noti Jacovitti è entrato a pieno titolo nella storia del fumetto italiano, soprattutto grazie alla forma caricaturale dei suoi personaggi. Alcuni suoi personaggi sono stati protagonisti di caroselli televisivi negli anni sessanta e Cocco Bill è stato protagonista di una serie animata nel 2001. E proprio sul personaggio di Cocco Bill si è incentrata l’iniziativa che si è concretizzata nei giorni scorsi nello splendido scenario del Castello Svevo che per un giorni ha smesso i panni di roccaforte a difesa delle invasioni arabe via mare per tramutarsi in un luogo di arte e cultura fumettistica. Protagonisti assoluti della manifestazione gli studenti del Liceo Artistico Jacovitti di Termoli del corso dia rti figurative. Obiettivo dell’iniziativa, che ha preso i contorni di un vero e proprio concorso denominato “Il borgo medievale visto da Jacovitti”, era quello di far disegnare su delle tele completamente bianche la figura di Cocco Bill tra i vicoli e le stradine del borgo antico termolese. Tra le mura possenti del maniero i giovani artisti del futuro hanno potuto dar sfogo alla propria fantasia e abilità tecnica e cromatica, immergendo Cocco Bill in un contesto decisamente diverso da quello ideato dal maestro Jacovitti ma che ha dato modo agli studenti di esprimere tutto il loro talento ed abilità espressiva. Al termine delle quattro ore messe a disposizione dall’organizzazione il primo premio è andato ad Arianna Colonnetta, il secondo a Chiara Carafa e il terzo a Paola Tavolazzi. Tre giovani artiste-fumettiste che hanno mostrato una certa abilità nel saper reinterpretare quello che a tutti gli effetti è un classico della storia del fumetto del nostro Paese.

Stefano Venditti

 

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