Clima sempre più a rischio: livelli record delle emissioni globali di metano

La pandemia di coronavirus ha sospeso temporaneamente i livelli di inquinamento globale, ma i dati restano allarmanti. Le emissioni globali di metano hanno raggiunto i livelli più alti mai registrati e gli impatti sui cambiamenti climatici sono sempre più gravi. Secondo gli studi condotti dai ricercatori del Global Carbon Project (pubblicati sulle riviste Earth System Science Data ed Environmental Research Letters) la crescita costante dei livelli di gas serra porterà un innalzamento della temperatura di 3-4°C a livello globale entro la fine del secolo. E il surriscaldamento della Terra, denunciato più volte dall’attivista Greta Thunberg, provocherà incendi, siccità e inondazioni. Un disastro climatico ed ecologico che porterà carestie in determinate aree del pianeta e migrazioni di massa.

Tra il 2000 e il 2017 i valori delle emissioni sono cresciuti enormemente e le cause sono sempre le stesse. Dalle emissioni delle miniere di carbone al consumo di petrolio e gas naturale, senza dimenticare gli allevamenti intensivi di bovini e ovini e le discariche. Secondo Rob Jackson della Sanford University, “le emissioni provocate dagli allevamenti di bovini e altri ruminanti incidono quasi quanto quelle dell’industria dei combustibili fossili”. Le emissioni di metano dall’agricoltura rappresentato i due terzi di tutte quelle legate alle attività umane e sono cresciute dell’11% (rispetto al 2006). I combustibili fossili, che incidono per un terzo, hanno avuto un aumento di quasi il 15%.

A.C.

(foto freestock pexels.com)

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