Civita di Bagnoregio, la città che muore

Civita è una frazione del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, che fa parte dei borghi più belli d’Italia. 

E’ famosa per essere definita la città che muore dallo scrittore Bonaventura Tecchi che ivi vi trascorse la sua giovinezza. 

E tuttavia proprio per il suo nome e per il fascino che esercita questa piccola frazione fa sì che venga ritenuta una meta ambita dal turismo nazionale e internazionale. 

Infatti ogni anno più di 700mila persone si recano in questa frazione per vedere le sue antiche bellezze, e la Valle dei Calanchi che si staglia tutto intorno. 

Civita venne fondata circa 2500 anni fa dagli Etruschi e sorge su una delle più antiche vie d’Italia che congiunge il Tevere e il lago di Bolsena. 

In passato per accedere al suo antico abitato si passavano cinque porte, oggi la Porta di Santa Maria è quella principale, ma si può accedere a questa frazione anche attraverso la Valle dei Calanchi, passando una galleria scavata nella roccia. 

La sua struttura urbanistica è di origine etrusca e quindi costituita da cardi e decumani, ma l’intero rivestimento architettonico è di carattere medievale. Tra i monumenti di interesse all’interno del borgo possiamo trovare varie case medievali, la chiesa di San Donato che si affaccia sulla piazza principale e che custodisce al suo interno il S.S. Crocefisso ligneo, Palazzo Alemanni, che è sede del museo Geologico e delle Frane, il palazzo Vescovile e i resti della casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria con i due leoni che tengono tra le zampe una testa umana. 

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