Cinema nella più suggestiva arena che ci sia: l’Isola Tiberina dal 21 giugno 2022

Il 21 Giugno 2022 viene inaugurata una delle più suggestive arene per cinema all’aperto, nel cuore della storia di Roma, su di un’isola che solca secoli e miti: l’Isola Tiberina, accoglie da 28 anni il festival, inserito da TIME OUT tra le 20 arene cinematografiche più belle del mondo.

In quest’isola si parte per un viaggio su un’imbarcazione fatta di pellicole, che volerà sulle onde del Tevere per librarsi nel cielo.

Non solo si è circondati dalle acque, ma anche da tanti miti e leggende.

La nascita dell’Isola

​​Le acque del Tevere da sempre la circondano, così come le numerose leggende che, nel corso dei secoli, hanno conferito all’Isola un carattere unico ed affascinante. 

Secondo una prima leggenda, l’Isola Tiberina sarebbe nata dall’accatastamento di covoni di grano, appartenenti al re Tarquinio il Superbo, che i romani gettarono nel fiume in segno di disprezzo quando esiliarono il re da Roma. L’accumulo dei covoni, disposti l’uno sopra l’altro, costituì il primo nucleo dell’Isola.

Ma all’Isola è legato un importante mito: il mito di Epidauro. Per onorare il ricordo del miracolo del serpente sacro avvenuto ad Epidauro in Grecia, al loro ritorno i romani diedero all’Isola la forma di una nave dotata di una prua e una poppa, la arricchirono di templi e la rivestirono di marmo. Infine al centro vi sistemarono un obelisco, che fungeva da albero maestro. Ancora oggi è possibile ammirare i resti archeologici della “Nave di Esculapio” nel versante ovest dell’Isola, c’è un bellissimo e pregiatissimo altorilievo di Esculapio con il serpente sullo sperone della barca, in marmo bianco, e la fiancata della barca in marmo ancora lì che solcano i secoli. Peccato sia andato incontro a recenti danneggiamenti. Inoltre, al posto del tempio è sorto successivamente l’attuale Ospedale Fatebenefratelli.

Sull’isola si può osservare anche la singolare “palla del miracolo”. Si tratta di una pesante palla di cannone che fu sparata dalle truppe francesi nel 1849. Partita dalla Via Aurelia, l’ordigno distrusse il muro entrando dentro la chiesa di San Bartolomeo che era molto affollata e si bloccò sull’altare di una delle cappelle, senza fare neanche una vittima. L’evento fu considerato prodigioso e la palla fu murata nella parete della Cappella della Vergine, dove ancora si trova.

Per maggiori info e riservare i biglietti: https://isoladelcinema.com/programma/

Buon viaggio!

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