È un delicato racconto di crescita sugli affetti e sulla memoria. Dopo Roma il film parte in un tour attraverso l’Italia che prende l’avvio in Toscana, là dove il film è stato girato
È nelle sale cinematografiche ‘Via Don Minzoni n. 6’, racconto di formazione, fra nostalgia e consapevolezza, per la regia di Andrea Caciagli. Distribuzione Emerafilm, Produzione 8 Production) con Francesco Gaudiello, Lia Grieco, Mirko Risaliti, Irene Battaglia, Giusi Merli, Paolo Fratini, Carolina Pezzini, Federico Carchedi, Bruna Orlando e Andrea Butelli. La fotografia è curata da Luca Galasso. Dopo Roma il film parte in un tour attraverso l’Italia che prende l’avvio in Toscana, là dove il film è stato girato.
La trama
Andrea, 28 anni, deve passare l’ultima notte nella casa in Via Don Minzoni n. 6 in cui è cresciuto, venduta dopo la scomparsa della nonna, con il compito di consegnare le chiavi ai nuovi proprietari la mattina successiva. Le ultime ventiquattr’ore tra le mura che hanno segnato la sua infanzia sono un lungo amarcord dove gli spazi, i colori e gli oggetti della casa gli riportano alla mente il suo passato e mettono in dubbio il suo futuro. Via Don Minzoni n. 6 nasce dall’esperienza autobiografica del regista Andrea Caciagli, costretto a lasciare la casa storica di famiglia dopo la scomparsa della nonna, l’ultima persona ad abitare le stanze di Via Don Minzoni. Nella finzione cinematografica, la vendita della casa diventa l’opportunità per il protagonista di ripercorrere i suoi ricordi e di aprire le porte ad una nuova fase della sua vita.
Chi è Andrea Caciagli
È nato a Fiesole nel 1991. Scrive di cinema tra Firenze e Roma; lavora come regista e assistente alla regia ma anche come direttore di alcune delle riviste di approfondimento culturale: L’Eco del Nulla e Duemilauno. Dal 2015 è direttore del festival Firenze RiVista. Ha diretto il cortometraggio Origami (2012), il documentario La Bussola (2023) e La leggerezza, documentario autobiografico in fase di post-produzione. Via Don Minzoni n.6 è il suo primo lungometraggio.
Francesco Fravolini