Alle 16 dell’11 marzo, Christie’s ha aggiudicato l’opera digitale «The First 5.000 Days» per 60.250.000 dollari, una cifra da primato che vede l’autore americano Mike Winkelmann (in arte Beeple), il terzo artista vivente oggi che è riuscito ad ottenere un risultato senza precedenti, senza mai aver esposto in un museo. L’opera all’asta è partita da 100 dollari, senza alcuna stima pre-asta, in 10 giorni ha registrato 33 bidder.
Per Christie’s è stata la prima asta di un’opera senza componente fisica e per la prima volta in 255 anni di storia ha accettato puntate nella crypto valuta Ethereum.
Ad acquistare l’opera è stato Metakovan, pseudonimo del fondatore e finanziatore di Metapurse, il più grande fondo NFT al mondo, già proprietario della più grande raccolta di opere di Beeple. Ha pagato 69,3 milioni di dollari in totale perché comprensivo di Buyer’s Premium, una sorta di commissione di agenzia che si è aggiudicata la casa d’aste.
Beeple , è un artista digitale , grafico e animatore americano . È noto per l’utilizzo di vari mezzi nella creazione di opere comiche e fantasmagoriche che fanno commenti politici e sociali utilizzando figure della cultura pop come riferimenti. Alcuni dei suoi lavori sono stati incorporati nella collezione prêt-à-porter Primavera / Estate 2019 di Louis Vuitton.
L’artista è uno degli iniziatori del movimento “everyday” della grafica 3D. Beeple è un leader della comunità artistica digitale.
L’opera “Everydays” «The First 5.000 Days» è composta da 5.000 immagini realizzate in 13 anni da Mike Winkelmann, un collage di immagini create e postate dal 1 ° maggio 2007 al 2021. Da allora, l’artista non si è perso un giorno: ha mantenuto fede al suo impegno sia giorno del suo matrimonio che il giorno della nascita dei suoi figli.
Il lavoro è criptato e contiene la firma dell’artista, è riproducibile all’infinito, ma chi lo ha acquistato è l’unico proprietario, grazie alla certificazione Nft (token non fungibile).
Gli Nft sono il fenomeno del momento su Internet e pure nel mondo reale: come Nft Jack Dorsey, co-fondatore e attuale amministratore delegato di Twitter, ha appena venduto il suo primo tweet per oltre 2,5 milioni di dollari.
Ma che cosa sono gli Nft?
La sigla Nft sta per Non-fungible token, cioè “gettoni”, beni, cose uniche e non sostituibili. Il token non è il file in sé ma una sorta di certificato che ne garantisce appunto l’unicità, certifica chi lo ha creato e stabilisce chi lo possiede. Per poterlo fare, il token dev’essere ovviamente immodificabile (che è il motivo per cui è definito unico e non sostituibile) e per poterlo essere è protetto da una codifica simile a quella delle blockchain usate per le criptovalute. Il token verifica e attesta il legittimo proprietario e l’autenticità della creazione.
Gli artisti hanno usato hardware e software per creare opere d’arte e distribuirle su Internet negli ultimi 20 e più anni ma non c’è mai stato un vero modo di possederle e collezionarle, sostiene lo stesso Beeple.
Se prima tra i più scettici le opere in formato jpeg o mp4 non erano neppure considerate arte, a causa della loro riproducibilità, Beeple ha difeso questo nuovo modo di produrre opere di grande valore, specificando che “stiamo assistendo all’inizio del prossimo capitolo della storia dell’arte”.
L’NFT per l’opera dell’artista è stato generato da MakersPlace, un mercato primario per i creatori digitali.
Mike Winkelmann non ha fatto in tempo ad archiviare il suo successo, che già annuncia il prossimo capitolo con l’immagine di una Monna Lisa celata dai Pixel. Quanto varrà?
Il mondo del collezionismo ha una nuova ossessione!
Fontana Marisa Paola