Nella scorsa settimana si sono giocate le partite di ritorno dei quarti di finale della Champions League di calcio. Come ogni anno non sono mancate le sorprese, e tra le quattro sfidanti al trofeo per club più ambito al mondo, spiccano soprattutto le assenze.
Se Barcellona e Liverpool nella prima semifinale sono, per rosa e blasone, due big del calcio europeo, risulta invece sorprendente l’altra semifinale, Tottenham – Ajax, non tanto per il valore dei giocatori, quanto per il mercato delle due squadre: se l’Ajax da sempre coltiva i propri talenti in casa propria (quasi metà della rosa è composta da giocatori cresciuti nel vivaio) vendendo bene e spendendo poco (anche se quest’anno ha chiuso il mercato in negativo di 33 milioni), sorprende il Tottenham che sia nella sessione estiva che in quella invernale, a parte un paio di prestiti, non ha modificato la rosa: nessun acquisto, nessuna cessione, un unicum nel panorama calcistico degli ultimi anni.
Ma quello che più stupisce è che delle squadre presenti nelle top ten dei club più spendaccioni sul mercato estivo (stilata dal sito calciodangolo.com) e quelli con gli ingaggi più alti (stilata dalla società Swiss Ramble), in semifinale ci siano solo Barcellona e Liverpool, mentre manchino squadroni come Manchester City, Juventus, Paris Saint Germain, Real Madrid e Manchester United, che dimostra quanto, in un calcio sempre più ricco, conti ancora molto il valore sportivo rispetto a quello economico.
E se alla fine vincesse chi non ha speso neanche un euro sul mercato?
Daniele Capello