Il progetto della Fondazione Città del Sole.
“AAA: Coinquilini cercasi! Vorresti vivere in autonomia ma non hai i soldi per l’affitto?”. Con questo incipit di sicuro effetto per chi è in cerca di alloggi dai costi abbordabili, si apre un post apparso di recente su una pagina Facebook. A lanciare la caccia all’inquilino è una fondazione di Perugia che va sotto il nome di “Città del Sole”. La Fondazione umbra sta infatti selezionando coinquilini che si sentano inclini a vivere un’esperienza dalla forte valenza sociale. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.
“La Fondazione Città del Sole – sta espressamente scritto – seleziona coinquilini/e disponibili a condividere la casa in cui vivere con un paziente psichiatrico e altre/i coinquilini in cambio della gratuità dell’alloggio e delle spese condominiali”. Viene altresì specificato che il paziente con cui vivere è una persona sì con problemi di tipo psichico ma “fisicamente autonoma e capace di vivere in contesti abitativi normali”. Quindi senza negare la patologia in essere, si tratta di persone con qualche disabilità e che spesso sarebbero costrette a vivere sole.
Ciò detto, passiamo a vedere cosa viene chiesto ai coinquilini selezionati in luogo del tradizionale canone di affitto e spese condominiali. Scorrendo l’annuncio è chiaramente detto che “in cambio si richiede la presenza serale nella casa di almeno uno dei coinquilini, visto che le coabitazioni sono costituite da 2/4 coinquilini per assistito”. Quanto agli spazi offerti si tratta, per lo più, di case dalla amplia volumetria, con ampie camere ad uso personale, ampi spazi comuni e doppi servizi.
In caso d’interesse o per ulteriori informazioni sul progetto in corso, viene richiesto l’invio di un curriculum vitae al seguente indirizzo di posta elettronica: fondazionecittadelsoleonlus@gmail.com . Altrimenti è possibile telefonare di mattina direttamente al seguente recapito telefonico: 0755731265. Il progetto rientra all’interno di P.R.I.S.M.A. un acronimo che sta per “Programma di Ricerca Intervento Salute Mentale e Autonomie”.
Di Maria Teresa Biscarini