I Centri Recupero: un aiuto concreto alla fauna

La fauna selvatica in Italia è sempre più minacciata da numerose attività umane: distruzione degli habitat, caccia, impatto contro infrastrutture o veicoli, inquinamento. Per fortuna ci sono strutture (e persone che ci lavorano, spesso in maniera volontaria e gratuita) che vengono in aiuto agli animali in difficoltà: sono i Centri di Recupero (CRAS, Centri di Recupero Animali Selvatici e CRFS, Centri di Recupero Fauna Selvatica), alcuni gestiti da associazioni ambientaliste quali WWF e LIPU. Esistono poi altri Centri di Recupero specializzata per la fauna esotica, spesso derivante da sequestri a contrabbandieri, denominati CRASE.

All’interno di queste strutture lavorano in maniera incessante veterinari e volontari che raccolgono, curano e spesso riescono a rimettere in libertà gli animali selvatici che per diverse ragioni hanno bisogno di cure. Purtroppo non tutti gli animali possono essere curati oppure sono in grado di tornare alla vita selvatica. La LIPU stima in 20.000 gli animali curati ogni anno in media nelle loro strutture.

I CRAS vivono per lo più di volontariato e alle donazioni, sia per il tempo da impiegare al loro mantenimento e alle cure degli animali, che per il materiale, il cibo, medicinali e tutto quello che serve alla corretta degenza degli animali feriti.

Purtroppo molti CRAS sono a rischio chiusura perchè non riescono a mantenersi dopo i tagli agli enti locali operati negli ultimi anni e necessitano sempre più di aiuti da che ha a cuore il benessere della fauna del nostro paese.

Daniele Capello

Articoli simili

La castagna, regina dell’autunno

Il Saltimpalo e lo Stiaccino

Quasi un letargo..