Celebriamo Dalida: avrebbe compiuto novant’anni

Dalida, nata nel gennaio del 1933, è stata una delle più grandi cantanti a livello mondiale 

Tra pochi giorni cadrà il 90° anniversario della nascita di Dalida, una delle maggiori interpreti della canzone del secolo scorso. Era legata sentimentalmente a Luigi Tenco, quando, durante il Festival di Sanremo del 1967, il cantautore piemontese si tolse la vita. Dalida, al secolo Iolanda Cristina Gigliotti, nacque a Il Cairo, in Egitto, il 17 gennaio 1933, in una famiglia di origini calabresi, con la cultura musicale ben radicata, visto che il padre, Pietro, era un violinista professionista. Nel 1950 Iolanda partecipa ad un concorso di bellezza, una “porta” che le consente di entrare nel mondo del cinema. Nel 1954 infatti la Gigliotti entra nel cast di “La Regina delle Piarmidi”, del regista americano Hawks.   

Poco dopo aver girato le scene di questa pellicola, si trasferisce a Parigi e adotta il nome d’arte di Dalida. Non fu facile l’inserimento sociale in Francia, tra l’altro la ragazza dovette svolgere lavori umili per mantenersi. Recita in diversi film, tra cui “La maschera di Tutankhamon”, “Sigarette e tazza” e “Rapt au Deuxième bureau”, nel ruolo di Bella Morena. Ma Dalida ha un’innata capacità vocale e interpretativa nel cantare e lo dimostra già a 19 anni con “Madona” e con “Bambino”, con cui vincerà il suo primo disco d’oro. Canta e recita e queste due arti le mette in pratica con una maestria unica. Nel 1964 è la prima donna a vincere il disco di platino, potenziando poi la propria popolarità con l’incisione de “La danza di Zorba”, con il ritmo greco del Sirtaki. 

Quando ha all’attivo 17 album e una decina di film, arriva l’incontro con Luigi Tenco; i due parteciperanno al Festival del 1967 con la canzone “Ciao amore ciao”, dello stesso Tenco. La delusione per l’esclusione dalla finale, porterà il cantante di Cassine al suicidio, anche se su questo evento tutt’oggi vi sono misteri. Per Dalida questo è un colpo al cuore che le lascerà una ferita nell’anima profonda. Ma si rialza e continua la propria carriera con coraggio e bravura: la sua diventa un’immagine fascinosa e dolente, caratterizzata da impegno sociale e indole malinconica. Miete successi ovunque, tra cui all‘Olympia di Parigi; assieme ad Edit Piaf è considerata la cantante più influente nella musica francese. Dalida ha all’attivo due oscar mondiali della canzone, ma ciò non basterà ad alleviare quel tormento che la accompagna da tempo. E’ il 2 maggio del 1987, Dalida decide di togliersi la vita ingerendo una massiccia dose di farmaci. Spirerà il 3 maggio. 

“Che tipo di donna sono? Non mi ritengo un solo tipo di donna, ho parecchie sfaccettature. Guai a sentirsi arrivati, nel momento in cui uno lo pensa ecco che inizia la fine di una carriera”, sono alcune delle parole che Dalida ci ha lascito in eredità. 

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