Il ritorno del castoro in Italia

Il Castoro è ritornato in Italia: nell’ottobre 2018 un cacciatore di Tarvisio, in provincia di Udine, ha segnalato la presenza di tracce compatibili con la specie; successivamente alcuni studiosi osservano altre tracce nella zona, soprattutto piante di salice rosicchiate alla base, comportamento tipico del Castoro. Nel novembre 2018, in seguito al posizionamento di diverse fototrappole, è stato fotografato l’individuo, vicino al confine con la Slovenia. E’ la prima segnalazione della specie in Italia dal XVI secolo.

Il Castoro si estinse probabilmente a causa dell’intensa attività di caccia allo scopo di ottenere la pelliccia, la carne ma anche una sostanza oleosa chiamata “Castoreo”, utilizzata sia come medicamento per varie malattie sia nell’industria dei profumi.

La presenza della specie è molto importante a livello ecologico per la sua capacità di costruire dighe che apporta modificazioni sul territorio in grado di creare nuovi ambienti lacustri con conseguente aumento della biodiversità delle aree in cui vive.

Per questo motivo negli scorsi anni è stato reintrodotto in diversi paesi europei tra cui Svizzera, Croazia e Austria. Nel 1999 viene segnalato per la prima volta in Slovenia, probabilmente giunto dal nucleo reintrodotto in Croazia. L’individuo di Tarvisio, secondo gli zoologi, dovrebbe invece provenire spontaneamente dalle colonie di reintroduzione austriache. La specie appare quindi in espansione e questo è un evento positivo per gli ambienti boschivi fluviali in Europa.

Daniele Capello

Bibliografia:

Pontarini R., Lapini L., Molinari P. (2019). A Beaver from North-Eastern Italy (Castor fiber : Castoridae: Rodentia).  Gortania 40(2018): 115-119.

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