Cascina Oremo, nuovo polo formativo a Biella

È un’iniziativa ambiziosa e con importanti ricadute territoriali. Talento, inclusione, sostenibilità sono le parole-chiave che descrivono il progetto

Cascina Oremo è il nuovo polo educativo, sportivo, innovativo, inclusivo. L’obiettivo della realtà formativa è condividere con il territorio la formazione a beneficio della popolazione. Il restauro di Cascina Oremo è stato completato: la realtà proviene da un’antica cascina biellese. Talento, inclusione, sostenibilità: sono queste le parole-chiave che descrivono il progetto Cascina Oremo, un’iniziativa ambiziosa e con importanti ricadute territoriali, che rappresenta un prezioso dono della Fondazione alla comunità biellese, ma soprattutto alle nuove generazioni. La cascina si estende su 8.981 metri quadrati con una struttura all’avanguardia e inclusiva dotata di spazi didattici, palestre, piscine, aule e laboratori fruibili da bambini e adulti con e senza disabilità. 

Il progetto

Può rigenerare un intero asse della città con al centro il Polo formativo di Città Studi e l’Accademia dello Sport Pietro Micca. Non dimentichiamo che il progetto coinvolge una rete ampia e coesa di enti e associazioni a testimonianza del ruolo sempre più centrale della Fondazione per il territorio: da ente erogatore si è trasformato negli anni in un soggetto promotore di progetti per la comunità e aggregatore di diverse realtà operanti nel Biellese.

Il centro

Può accogliere ogni anno 16.000 persone per ridurre le disuguaglianze e avere un ruolo centrale come strumento di contrasto alla povertà educativa minorile. Ed è per questo motivo che il progetto ha convinto l’Impresa sociale Con i Bambini che, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha stanziato un importante contributo pari a 1,5 milioni di euro come cofinanziamento per le attività che saranno organizzate all’interno di Cascina Oremo.

Francesco Fravolini

Articoli simili

Moncalieri Jazz Festival: immersione nel jazz

Una visita senza eguali a Palazzo Colonna di Roma

Quando i sistemi di Intelligenza Artificiale violano il copyright