Capannoni e uffici frana il nord est -41,1%

Più che una frenata sembra una frana con -41,1% delle vendite di uffici, capannoni e altri immobili a uso economico nel terzo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima nel nord est del Paese, considerato la locomotiva d’Italia. E’ quanto emerge da un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, in relazione agli ultimi dati Istat sulle vendite immobiliari a livello nazionale.

Nel confronto con il 2017 al terzo trimestre è un rosario di segno meno per quanto riguarda le compravendite di immobili del comparto produttivo italiano che fanno registrate un calo di oltre il 27% a livello nazionale con -26,6% nel nord ovest, -41,1% nel nord est, -22,1% al centro, -13,7% al sud e -17,1% sulle isole. “La frenata delle compravendite indica un atteggiamento di prudenza rispetto alle prospettive economiche – sottolinea Uecoop – considerato che proprio il mese di dicembre ha segnato una variazione congiunturale negativa per il settore industriale con -7,3% per il fatturato e -5,3% per gli ordinativi e una flessione tendenziale che è la più forte mai registrata dal novembre del 2009. La preoccupazione – conclude Uecoop – è che questa situazione abbia conseguenze anche sul fronte occupazionale con l’edilizia che ha perso 400mila addetti negli ultimi dieci anni”.

Stefano Venditti

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