Canottaggio, ‘Discesa a remi del Danubio da Schlögen a Vienna’

Grazie al sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, la regata inclusiva del CC3Ponti di Roma 2024

Per il canottaggio inizia una nuova avventura. Sono partiti venerdì 26 luglio 2024 le barche impegnate nelle sei tappe in sei giorni della “Discesa a remi del Danubio da Schlögen a Vienna”. Tutto comincia da Schlögen per toccare, a piccoli passi, i traguardi di Linz, Grein, Melk, Dürnstein, Tülln e per finire Vienna. Stiamo parlando di un percorso che complessivamente è lungo 254 chilometri. È un’impresa già conosciuta al mondo del Canottaggio che, in questa sesta edizione, sarà connotata da una crescita dell’internazionalità della partecipazione degli atleti con disabilità, tra loro non vedenti, ipovedenti e un’atleta che ha perso l’uso delle gambe; andranno a comporre con gli altri i 4 equipaggi in barche da 8 con. A prendere parte alla sesta edizione della “Discesa” come membri dello staff, oltre a Dezi e Benigni, Antonio Schettino e Catalin Blaj. Tra gli atleti diversamente abili che andranno ad affiancare a bordo la compagine Master del CC3Ponti, ci sono Nathalie Podda e Gerarld Ziniel con i loro accompagnatori dal Donauhort Ruderverein di Vienna, Ramona Gelber dalla Germania, Marco Carapacchio e Daniela De Blasis, timoniera, dal Pararowing del circolo romano. 

Il valore sociale dello sport

Non è solo una manifestazione sportiva ma un esempio concreto di come l’inclusività, se praticata quotidianamente durante gli allenamenti in acqua e a terra, condivisa e resa più “visibile” da imprese come questa, sia possibile e doverosa e consenta allo sport di valorizzare il suo ruolo più significativo. Il canottaggio, in particolare, ponendo fisicamente tutti nella stessa barca al di là delle differenze fisiche, rende di fatto quelle differenze e quegli eventuali limiti giocoforza superabili, nell’accettazione e nel sostegno reciproco del ricercato assieme. E infatti crescono in Italia i numeri di questo sport che la Federazione Italiana Canottaggio – FIC esprime ad oggi in 55.000 tesserati per il canottaggio e in 1.000 per il pararowing. La presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, la Prof.ssa Alessandra Taccone, ha sposato quest’anno con entusiasmo e generosità il progetto di Riccardo Dezi e Giulia Benigni, tecnici federali di canottaggio di lunga esperienza e vertici del CC3Ponti, associazione affiliata alla Federazione Italiana Canottaggio, che a suo tempo convinsero della bontà dell’impresa il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele. Fin dall’inizio la Fondazione ha offerto il suo appoggio, consentendo la complessa e articolata organizzazione che la peculiarità degli equipaggi impone e rendendo di fatto possibile, e anno dopo anno migliorabile, la manifestazione sportiva.

Francesco Fravolini

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