Bruno Weber e il suo castello dei sogni

Bruno Weber e il suo castello dei sogni

Bruno Weber si definiva un “architetto di sogni”, infatti ha dedicato tutta la vita a dare corpo alla fantasia attraverso le sue opere. Il modo magico di questo personaggio è in svizzera, nella valle del fiume Limmat, vicino a Zurigo e consiste di un castello e di un parco-vigneto annesso che occupano circa 20000 mq. Sia la struttura sia l’area verde circostante sono animati da figure fantastiche e mostruose partorite dalla mente di Weber. Alcuni elementi hanno trovato ispirazione da suggestive sculture del mondo antico sia orientale che occidentale (per esempio le cariatidi nella facciata del castello derivano dalle sculture indiane dei templi del Khajuraho) altre, invece, sono frutto originale dei sogni di Weber. Il parco-vigneto è popolato da mostri, serpenti, creature fatate, decorazioni musive, il tutto accompagnato da un vivace cromatismo. Il terreno dove sorge il complesso è stato donato in gioventù all’artista dai suoi genitori e da quel momento è divenuto punto di sfogo della sua fantasia. Contemporaneamente si dedicava anche alla pittura, cercando di dare vita al movimento del realismo fantastico svizzero. La realizzazione del complesso è durata tutta la sua vita ed ha progressivamente coinvolto anche la moglie e le due figlie. Evidente l’eco del parco dei mostri di Bomarzo ), della villa Palagonia a Bagheria e della fantasia plastica di Gaudì, (si pensi al Parc Guell di Barcellona). Il complesso è voce della fantasia in maniera integrale sia negli elementi statici, che nell’arredo, che nei più piccoli particolari ed oggetti. Ecco dunque che ci sono sedie a forma di mostri, un ponte con le fattezze di un drago, una grande bocca di un orco che funge da camino…il tutto accompagnato da una gran profusione di coloratissime tessere musive.

Glenda Oddi

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