Brasile, mai mischiare religione cristiana e spiritismo

Raccontiamo un’altra leggenda, oggi ci troviamo in Brasile, paese dove spesso i principi fondamentali della Chiesa si fondono con alcune credenze prese da vari culti religiosi che danno vita ad una forma di stregoneria più o meno accettata. 

La credenza a cui facciamo riferimento è la Umbanda, pratica che unisce lo spiritismo ed il cattolicesimo romano e che pone in grande risalto il fenomeno della possessione.

La congregazione si raccoglie intorno ad un’area sacra e mediante la trance dei medium gli spiriti vengono invitati ad entrare nel loro corpo, tuttavia far arrabbiare questi spiriti può essere molto pericoloso, come ha sperimentato nel 1965 la famiglia Ferreira, una famiglia cattolica che fu terrorizzata per 5 anni da un’entità così potente che la figlia ebbe la vita distrutta. 

Un giorno la famiglia fu attaccata da un poltergeist di cui non riuscì a liberarsi ma che per un po’ di tempo la figlia è riuscita a volgere la sua attività a suo favore chiedendo di ricevere oggetti che le fossero graditi. 

Per più di 5 anni molte persone assistettero a questi eventi paranormali. 

Poi un giorno mentre la figlia dei Ferreira era al bar con amici sui suoi abiti apparve un piccolo foro incandescente e la ragazza prese fuoco. 

Gli spiriti evidentemente si erano stufati di giocare e iniziarono a bersagliare la ragazza con rabbia crescente fino a che la ragazza morì nel 1970 dopo aver bevuto una bevanda contenente veleno. 

Suicidio? Opera degli spiriti?

Difficile dirlo. 

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