Esperienza sensoriale nell’abbondanza del futuro
A suggello del legame che unisce Botero all’Italia, di cui ne ammirava il periodo rinascimentale, Roma celebra Fernando Botero con installazioni per la città e con una grande mostra a Palazzo Bonaparte, che ci accompagnerà attraverso 120 opere nel suo peculiare mondo interiore. La mostra è fruibile dal 17 settembre 2024 al 19 gennaio 2025 a Palazzo Bonaparte sito in Piazza Venezia 5 a Roma.
Il titolo, La grande mostra, a cura di Lina Botero, figlia dell’artista, rende ragione del fatto che tale esposizione regala per la prima volta in Italia un approfondimento così ampio a Fernando Botero (Madellìn, 1932 – Monaco, 2023). Attraverso un percorso di dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti, si apprezza il suo stile unico ed originale, ma pur sempre in continua sperimentazione.
Le opere di Botero ci restituiscono la sua peculiare visione del mondo animata da forme allargate e di dimensioni temporali senza limiti. La sua forza innegabile risiede nell’aver adottato una cifra stilistica del tutto peculiare, unica e riconoscibilissima, a cui è rimasto sempre fedele, dilatando a dismisura i volumi di personaggi e oggetti in quella che vuole essere una celebrazione, anche ironica, dell’abbondanza e della positività.
Come egli stesso afferma in una intervista del 2020, “l’aspetto meraviglioso della pittura è che nessuno può decidere di saper dipingere. La pittura, ogni singolo giorno, ti porta a percorrere nuove strade e a non smettere mai di fare pratica”.
La mostra sottolinea l’intensa ammirazione dell’artista per l’Italia, attraverso i capolavori del Quattrocento e del Rinascimento italiano, facendo propri quel senso del volume, quella pienezza dei corpi nello spazio che divennero la matrice della sua inconfondibile cifra stilistica, con le sue peculiari forme monumentali dei soggetti, corpulenti, dai colori sgargianti, che lo hanno reso riconoscibile anche ai non amatori.
In quest’ottica, la mostra si apre con Omaggio a Mantegna, del 1958, che l’artista realizzò per rendere omaggio al Mantegna da cui fu folgarato a Mantova con la visita allaCamera degli Sposi.
La sua opera non si pone come rappresentazione della realtà, bensì augurio di speranza, prosperità e abbondanza in un futuro che tanto si attende.
Tutto questo, in una sola mostra, la prima nel suo genere in Italia, vi aspetta sino al al 19 gennaio 2025 a Palazzo Bonaparte sito in Piazza Venezia 5, Roma.