La ripartenza. In molti credevano che la fase 2 sarebbe stata la fine di un periodo sicuramente non semplice, ma nemmeno impossibile dal momento che di mezzo c’è la salute di tutti. Ebbene, per favorire una ripartenza che non butti al vento tutti i sacrifici fatti fino ad ora, molte città stanno già studiando metodi e opzioni per scongiurare le paure, fermi restando i presupposti di speranza nei confronti del buon senso e della responsabilità dei cittadini. Proprio per questo, alcuni comuni stanno puntando sulle bici e sui monopattini, così da evitare il sovraffollamento tanto temuto nei mezzi pubblici. A pensare a questa valida alternativa non sono solo le città ma anche il governo stesso attraverso la creazione di un’apposita card da 200 euro, ossia un bonus proprio per acquistare uno dei due mezzi. Un’opzione dunque molto valida, soprattutto per contrastare il possibile sovraffollamento di bus, tram e metropolitane ma anche l’inquinamento delle auto e il possibile caos nella viabilità, specialmente nelle grandi città una volta che la vita riprenderà a scorrere normalmente.
Pertanto il bonus sarà erogato attraverso una card e sarà destinato all’acquisto di bici elettriche e non, monopattini, servizio di car sharing e bike sharing nei grandi centri. La stessa ministra dei Trasporti Paola De Micheli lo ha confermato, mettendo alcuni puntini sulle i, necessari per non creare confusione. Infatti il bonus sarà destinato principalmente ai residenti delle città metropolitane e delle aree urbane con più 60.000 abitanti. Oltre all’impegno del governo su questo fronte, anche le città stanno facendo il possibile mettendo a punto soluzioni favorevoli a questa alternativa. A Milano per esempio, l’amministrazione comunale sta lavorando ad un progetto ambizioso tanto quanto importante. Si tratta di un piano notevole, che prevede la realizzazione di nuove piste ciclabili per collegare le periferie al centro, con un totale complessivo di 35 chilometri entro la fine dell’anno, di cui i lavori per i primi 23 sono già partiti, in modo che una parte sarà già utilizzabile da metà maggio.
Accanto a Milano, nemmeno Bologna è da meno. Il capoluogo bolognese da tempo si sta occupando della realizzazione della Bicipolitana. Si tratta di una rete metropolitana, ma in bici, che collegherà i centri abitati e i principali poli produttivi e funzionali del territorio. Il progetto è già stato inserito all’interno del Piano Urbano della Mobilitò Sostenibile e alcuni dei suoi tratti sono stati realizzati, ma i lavori si stanno velocizzando ulteriormente proprio in questo ultimo periodo, con l’emergenza della pandemia. Il comune bolognese ha spiegato di come questi 493 chilometri, 10 direttrici principali e 6 linee complementari, andranno a ridisegnare completamente la città, supportando il distanziamento sociale e l’inquinamento.
Giulia Baldini