Denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie, si trova in provincia di Viterbo ed è un complesso monumentale italiano ornato da sculture in peperino che risalgono al XVI secolo e che ritraggono animali mitologici, divinità e mostri.
Il parco fu realizzato nel 1547 elevando il genere del grotesque.
Secondo alcuni le architetture ritenute impossibili da realizzare come la casa stregata sono da ritenersi di matrice alchemica.
Nel 1585 il parco fu abbandonato dopo la morte dell’ultimo principe e nella seconda metà del 900 fu restaurato dalla coppia Giancarlo e Tina Severi Bettini che sono sepolti nel tempietto interno al parco.
Il parco si estende su una superficie di 3 ettari in una foresta di conifere e latifoglie, al cui interno trovano posto un gran numero di personaggi e animali mitologici.
Appena si varca la soglia del bosco ci si trova di fronte a due sfingi raffiguranti una donna con il corpo di leone poste a guardia del parco che accolgono il visitatore con un benvenuto in endecasillabi.
Il primo mostro che si trova passate le Sfingi è Proteo o Glauco, il mascherone antropomorfo con la bocca spalancata che sembra emergere direttamente dalle viscere della terra.
Vi è poi il grande mausoleo modellato per sembrare una tomba etrusca le cui decorazioni ricordano una di esse rinvenute a Sovana.
Si passa poi ad una delle più grandi statue del parco se non forse la più grande che rappresenta la lotta di due giganti Ercole e Caco, accanto ai quali si trova un gruppo formato da una grossa tartaruga sul cui guscio è collocata la statua di una Nike ed una grossa balena che emerge dalla terra.
Una delle maggiori attrattive del parco poi è la casa pendente, un piccolo edificio costruito su un masso inclinato.
Ma le figure da vedere e da scoprire non mancato per cui vi invito a visitare il bellissimo parco senza spoilerare altro.