Nel precedente articolo ho parlato di rapaci in migrazione, ma in Italia parecchie specie di questo gruppo di uccelli nidificano regolarmente. La popolazione di molti rapaci è aumentata rispetto a qualche decennio fa, in seguito a leggi di protezione efficaci che ne hanno impedito la caccia legalizzata e la distruzione dei nidi. Purtroppo rimangono numerosi pericoli per i rapaci: bracconaggio e collisione con infrastrutture sono tra i più impattanti.
Altre specie invece si sono ridotte nel tempo, in particolare una specie di aquila molto rara è a rischio d’estinzione in Italia: l’Aquila di Bonelli.
Questo splendido rapace, il cui nome italiano è stato dedicato all’ornitologo torinese Franco Andrea Bonelli, nidifica in Italia con pochissime coppie: è infatti vittima non solo di caccia illegale, ma anche del furto delle uova nei nidi, che alimentano il mercato illegale dei giovani rapaci destinati a collezionisti senza scrupoli.
Per questo motivo un gruppo di ornitologi e appassionati siciliani ha deciso di agire direttamente per proteggere questo rapace: è così nato il Gruppo Tutela Rapaci, che da nove anni organizza in Sicilia campi di sorveglianza dei nidi di Aquila di Bonelli (ma anche altre due specie a rischio come Capovaccaio e Lanario). I risultati sono ottimi: oltre alla protezione dei nidi conosciuti (controllati anche tramite webcam) si sono scoperti nuovi nidi, facendo aumentare il numero di giovani involati (almeno 200 dal 2011): l’augurio è che nel tempo la specie possa aumentare oltre la soglia di rischio di estinzione.
Daniele Capello