Il birdwatching è un hobby che nasce in Inghilterra alla fine del XVIII° secolo. Si tratta di osservare (e riconoscere!) gli uccelli in natura, a vista o spesso al canto, ed è molto praticato nei paesi anglosassoni, ma da alcuni anni, grazie a diverse associazioni che promuovono questa esperienza, anche in Italia gli appassionati sono in aumento. E’ un passatempo che fa bene alla salute, perché si pratica il più delle volte all’aria aperta, in natura, anche se si può praticare ovunque, città comprese e anche da casa propria (facendo attenzione ad avvertire i vicini che non li stiamo spiando in casa!). Inoltre aiuta molto la concentrazione e la memoria, nonché lo spirito d’osservazione.
Il birdwatching è un passatempo che non ha bisogno di molti strumenti, anche se questi possono essere più o meno costosi: infatti serve di base un binocolo (per osservare meglio gli uccelli), una guida per riconoscerli (ce ne sono numerose in commercio) e un taccuino su cui segnare località visitate e osservazioni effettuate. Esistono altre attrezzature (cannocchiale, macchina fotografica, registratore, ecc) che possono rendere l’esperienza più “completa” ma non sono fondamentali, almeno per chi inizia.
In Italia sono presenti molte oasi attrezzate in cui praticare il birdwatching, ma come detto precedentemente, è un hobby che si può praticare in ogni luogo abitato da uccelli.
E allora per chi volesse provare questa nuova esperienza…binocolo al collo e pronti a guardare attentamente quello che ci vola intorno!
Capello Daniele