Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn è lo spin off di Suicide Squad, uno dei più grandi insuccessi della DC. Come Suicide Squad ha deluso le altissime aspettative che aveva creato, però, il film su Harley Quinn ha sorpreso in positivo, rivelandosi molto più di uno scialbo spin off per fare cassa.
Tutto inizia con Harley Quinn, interpretata da una fantastica Margot Robbie, che è stata lasciata da Joker. Questa volta definitivamente, ma le cose andranno rapidamente di male in peggio. Quinn è sempre stata una testa calda e l’unica cosa che la manteneva in vita era proprio la protezione di “Mister J”. Protezione che ora non c’è più e che, quindi, permette a tutti coloro che vogliono ucciderla, e sono davvero tanti, di farsi avanti e provarci.
Il film intreccia la storia di Harley Quinn con quella di altre donne del DC Universe: Black Canary, Cacciatrice, Cassandra Kane e Reneè Montoya. Ognuna di loro ha avuto o ha problemi con Roman Sionis, nuovo padrino del crimine di Gotham City, che arriverà a volerle uccidere tutte. Cosa che costringerà le nostre anti eroine a doversi alleare e tentare di sopravvivere all’assalto di un mafioso psicopatico e del suo esercito.
Il film, oltre a dei grandiosi interpreti, ha dalla sua anche una storia intrigante, piena di fuochi d’artificio, letteralmente, e con una struttura che tende a giocare con la quarta parete in maniera simile a Deadpool. Un piccolo gioiellino che è quello che sarebbe dovuto essere Suicide Squad, ma che non è mai stato.
Domenico Attianese