Bibbiena: scopriamo l’Italia meno nota

E dopo aver visitato Anghiari continuiamo i nostri giri per il casentino parlando di Bibbiena, un comune che occupa la parte settentrionale della provincia di Arezzo. 

Il suo territorio è prevalentemente collinare e la sua storia narra di primi insediamenti risalenti probabilmente all’epoca degli Etruschi, anche se la data di fondazione del paese è collocata nel 979 d.C. 

Nella lotta tra guelfi e Ghibellini si schierò apertamene con questi ultimi ma quando gli aretini (ossia i Ghibellini) furono sconfitti durane la battaglia di Campaldino, Bibbiena subì un rovinoso assedio da parte dei Fiorentini che durò otto giorni, durante i quali la città fu conquistata e saccheggiata.

Divenne poi roccaforte medievale del cui castello sono ancora visibili la Torre dei Tarlati e la Porta dei Fabbri. 

In centro storico di Bibbiena è pieno di palazzi signorili, Palazzo Mazzoleni, Palazzo Niccolini e Palazzo Dovizi. 

Quelli visitabili sono Palazzo Martellini e Palazzo Biondi, il primo si trova in piazza Rona ed ha ancora visibile l’emblema della famiglia, una coppia di martelli incrociati ed un portale risalente probabilmente al primo Quattrocento; il secondo si trova in via Cappucci ed ha al suo interno un caratteristico chiostro che porta all’interno del palazzo dove si può ammirare il bellissimo salone. 

La chiesa di San Lorenzo è quella che trova la sua massima espressione in campo religioso e conserva al suo interno le terracotte della scuola dei della Robbia.

La chiesa è visitabile.

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