La rassegna è ideata e diretta da Marian Trapassi. Il prossimo appuntamento è mercoledì 16 ottobre 2024 alle 21.00 sul palco del Mou (Milano, via Pacinotti 4)
Because the Night – La notte delle cantautrici continua il suo appuntamento con la musica mercoledì 16 ottobre alle 21.00 presso il Mou di Milano. Si tratta della seconda serata della nuova stagione della rassegna canora, ideata e diretta dalla cantautrice siciliana Marian Trapassi. Lo scenario è sempre quello del Mou, ambiente dedicato all’ascolto e spazio d’elezione per accendere i riflettori sulla variegata scena indipendente italiana della musica d’autrice. La seconda serata della rassegna, giunta alla sesta stagione, ospita come protagonista la cantautrice italo-messicana Camilla Guadalupe Nava Lopez, in arte Lupita, che proporrà sul palco del Mou qualche estratto dall’album di esordio Decisioni di pancia (Autoproduzione, 2018) e del recente “Primero Amor”, (Autoproduzione, 2024). Quello di Lupita è un colorato ed energetico mélange di sonorità diverse, un’estetica musicale cosmopolita vicina a quella battezzata patchanka; nell’ultimo lavoro, “Primero Amor”, che mescola umori latini e coloriture jazzy, le influenze spagnole si fanno più marcate. Lupita, che si esibisce accompagnandosi alla chitarra, è attratta dalla ricerca di suggestioni sonore, non cedendo mai al virtuosismo vocale fine a se stesso.
Lupita, perché sei attratta dalla ricerca di suggestioni sonore?
«Per me la musica è stato d’animo, attraverso le composizioni strumentali ho voluto sempre ricreare a me e a chi mi ascolta un’atmosfera, un ricordo, a volte anche senza parole, senza cantato. Cerco di dare sempre più importanza al suono che creo, stimolando qualcosa, almeno spero. Avendo vissuto in due culture e viaggiato tanto fin da piccola l’importanza di ricreare in musica esperienza è per me fondamentale, anche solo per creare un ricordo musicale».
Che genere di musica vuoi proporre?
«Musica folk-melodica, non commerciale musica che nasce da una ricerca di sonorità diverse e non banali. Non seguo parametri, solo istinto e seguo l’onda della creazione, non ho mai scritto canzoni perché ho dovuto farle, ma solo per un’espressione spontanea, che racconta comunque chi sono, le mie origini latine e la mia crescita in Italia, Francia».
Umori latini e coloriture jazz. Perché scegli questa mescolanza?
«Sono messicana di nascita ma cresciuta tra il cantautorato italiano e musica classica, visto la componente della famiglia entrambi genitori violinisti classici, ma comunque con una forte influenza di musica latina, boleros, pop-americano. Non ho scelto ho solo lasciato sfogare una mia creatività che naturalmente esce senza troppe domande e pretese. Il mio mix è il mio essere, libera e influenzata da un tappeto musicale molto forte e molto diverso tra loro. Forse non troppo definibile, fuori dai canoni e senza un perché».
Chi è Lupita
Camilla Guadalupe Nava Lopez, in arte Lupita, originaria del Messico, nasce in una famiglia di violinisti. Inizia la carriera come cantautrice nella sua città, Verona, per continuare all’estero il suo percorso, da Parigi agli Stati Uniti, approfondendo nuove sonorità. Collabora con la Fondazione del Libro e della Cultura di Torino (Salone Internazionale del Libro, Exilles Fest, Portici di carta e rassegna di 22 concerti ” Montagne dal Vivo”); è stata ospite a vari festival tra cui: SPONZ Festival, ideato e diretto da Vinicio Capossela, Festival Biblico di Vicenza, Festival Contro di Castagnole delle Lanze (Asti). Con il pluripremiato cantautore genovese Federico Sirianni ha portato al FLA Festival della Letteratura di Pescara ed giro per l’Italia il concerto reading dedicato a John Fante,“Chiedete di Camilla Lopez e sentirete sussurrarne il nome”.
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Francesco Fravolini