Barca solare (antico Egitto)

La barca solare o celeste era, per gli Egizi, l’imbarcazione rituale che percorreva i due cieli trasportando il sole rigenerato ogni giorno all’alba e diviene poi con il dogma eliopolitano simbolo religioso di rinascita dalla morte a nuova vita.

Il sole la mattina attraversa il cielo in dodici ore sopra una barca chiamata Mandet che lo trasporta da oriente a occidente, il viaggio nel mondo sotterraneo dall’ovest attraverso il cielo inferiore della Duat avviene con la barca Mesketet.

Le due barche erano chiamate Maaty perché rappresentavano la Maat ossia il principio dell’ordine cosmico.

La banca veniva rappresentata già dal periodo predinastico sempre a forma di mezza luna e con la poppa incurvata a forma di uncino e la prua spesso coperta da tessuto drappeggiato e solo due remi.

A volte vi era raffigurata una rondine simbolo di eternità e figlia di Ra che individuava la barca del mattino mentre quella della sera poteva avere raffigurato un arpocrate (divinità egizia appartenente alla religione dell’antico Egitto) che rappresenterebbe Horus fanciullo.

La barca come raffigurata nel libro dei morti era trainata da Anubi, anche se questo compito poteva essere attribuito ad altri divinità.

Al centro della barca vi è sovente il disco solare di Amon girato verso l’occidente ma non mancano anche le immagini di Ra accompagnato dal defunto.

Benedetta Giovannetti

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