Lodevole l’impegno portato avanti in prima persona da Fabio Pinna, assessore all’ Ambiente e Vice Sindaco del Comune di Sassari, per salvaguardare la salute pubblica e agevolare un sistema efficiente dal punto di vista non soltanto ambientale, ma anche sociale, culturale ed economico.
Un progetto che ha in grembo svariate iniziative, a cominciare dalla più difficile da realizzare, ovvero la trasformazione di una discarica in un parco.
Un impegno che vede coinvolti sia i tecnici del settore che i cittadini. Si tratterebbe di un’ eccellenza, in Sardegna, frutto di ambizione e di amore per la natura.
Una vera e propria certificazione, quella di cui ci parla Fabio Pinna, che sta giungendo a grandi livelli, gestita dagli enti preposti, attraverso l’utilizzo di attrezzature all’avanguardia, per la tutela del patrimonio ambientale. Non a caso, Sassari può ostentare la sua bandierina blu per il terzo anno consecutivo, un simbolo non soltanto legato alla bellezza del mare, ma riguardante la qualità degli impegni costanti, all’interno di circuiti climatici importanti e dei loro evidenti risultati. L’obiettivo si riferisce infatti alla realizzazione di un allestimento di riconversione della chimica tradizionale in chimica verde. Il completamento della filiera si avvale dell’esercizio competente di una Amministrazione che lotta contro l’inquinamento in modo pragmatico, per esempio approvando una mozione che si tradurrà presto in regolamento atto a bandire ogni forma di plastica.
Un’idea coraggiosa, che tiene conto anche dell’ impossibilità di eliminare del tutto la plastica e che per questa ragione valuta parallelamente altre strategie e strade da percorrere. Tra queste, mirate campagne di sensibilizzazione, sia nei confronti della popolazione che delle aziende, per un riuso delle plastiche. Un riciclo che diventa creatività all’interno delle scuole, dove giocando si insegna i più giovani a reinventare il valore che si può attribuire ad un oggetto di per sè lesivo, trasformandolo in una risorsa.
Dalla demonizzazione della plastica alla consapevole rigenerazione della stessa, come ad esempio la raccolta di tante bottiglie da usare come decoro natalizio sugli alberi.
A tal proposito esiste su facebook una pagina dedicata dall’ azzeccato titolo giochiamocela.
La risorsa si allarga poi fino alla realizzazione di laboratori per le scuole di tutti i gradi, per le strade, all’aperto, facendo acquisire le regole per una raccolta differenziata corretta. Sempre all’aperto, sono stati messi a disposizione dei cittadini più terreni, definiti orti urbani, che consentono la coltivazione di ortaggi. Un’attività utile, sia in termini di recupero di un valore passato, che di occasione per socializzare.
Meno plastica, più comunicazione, più consapevolezza, più divertimento, grazie a idee da imitare, come l’istallazione di undici fontanelle in undici complessi scolastici. Queste e molte altre le iniziative di un’amministrazione che lavora insieme ai suoi cittadini di tutte le età, nell’interesse del bene comune.
Eleonora Giovannini
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