L’avvertimento degli scienziati: attenti alle prossime pandemie

La pandemia di Covid 19 non è un unicum, ma sarà solo la prima di altre crisi sempre più frequenti, più mortali, che colpiranno sempre più rapidamente e che saranno sempre più dannose per l’economia mondiale. A meno che non si cambi radicalmente l’approccio alla gestione di questo tipo di malattie.

Questo è lo scenario che emerge dalla studio discusso durante un seminario virtuale sulla Piattaforma Ipergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES). Un seminario condotto da 22 esperti leader mondiale, come Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance e presidente di questo seminario:

Sfuggire all’era delle pandemie è possibile, ma è necessario un cambiamento nelle relazioni alle situazioni emergenziali. Covid 19 è almeno la sesta pandemia sanitaria globale dalla crisi di influenza del 1918 e, sebbene le sue origini siano  zoonotiche, come tutte le pandemie, la sua comparsa è stata interamente guidata dalle attività umane”.

D’altronde l’OMS è da almeno 15 anni che avverte i governi mondiali di prepararsi ad un’emergenza simile, un’emergenza che assume proporzioni apocalittica, secondo le stime attuali: esisterebbero, infatti, altri 1,7 milioni di virus nei mammiferi e negli uccelli, metà dei quali potrebbero, potenzialmente, effettuare il salto di specie.

E la colpa, alla fine, è delle intense attività umane, di un capitalismo portato all’estremo, come conferme Daszak:

Non c’è un grande mistero sulla causa della pandemia Covid 19. Le stesse attività umane che guidano il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità determinano anche il rischio di epidemie. L’uso sconsiderato delle risorse, l’espansione e l’intensificazione dell’agricoltura e il commercio, la produzione e il consumo insostenibili sconvolgono la natura e l’aumento dei contatti con la fauna selvatica; sono questi i motori delle pandemie”.

Un’era pandemia si può ancora evitare, riducendo le attività umane che provocano sconvolgimenti e sovrasfruttamenti dell’ecosistema. Ma l’intero sistema deve cambiare, o saranno le pandemia a portare il cambiamento. Un cambiamento che non ci piacerà.

Domenico Attianese

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