Lucia Annibali in questi giorni compie 46 anni. Sfregiata con l’acido nel 2013 ha saputo combattere
In questi giorni cade il compleanno di una delle figure più coraggiose che il nostro paese possa vantare. Il 18 settembre Lucia Annnibali ha compiuto 46 anni: il 16 aprile 2013 il suo volto viene sfregiato con l’acido da due uomini, che si recano a casa sua e le gettano sul volto quella pozione d’odio e di ignobile cattiveria, che le stravolgerà la vita.
Ma quegli uomini sono solo i mercenari esecutori di quel gesto vile, il mandante è Luca Varani, l’uomo con cui Lucia aveva avuto una relazione; lei non parlerà mai di lui usando il termine “fidanzato”. Lui tra l’altro ha una vita sentimentale “ufficiale” con un’altra donna. La Annibali viene a sapere che quella di Luca è una doppia vita, fatta di menzogne e cattiverie ma, quasi senza rendersene conto, si accorge di essere diventata dipendente da quall’uomo. Con grande fatica riesce a spezzare la catena di quel rapporto malato e si allontana da lui. Lucia e Luca sono due avvocati di successo, ad entrambi piace la bella vita e le frequentazioni mondane; a Lucia, però, questa dimensione ad un certo punto non piace più. Si sente insicura e fragile: forse è anche per questo che decide di recidere il rapporto con il collega. E ci riesce.
In lui scatta una sorta di oblìo della ragione, quel “No!” della ragazza tocca evidentemente troppi nervi scoperti di una persona che non ha mai considerato il “No” da parte di qualcuno. E’ un affronto che Luca decide di risolvere con l’acido, distruggendo la bellezza della ragazza. Per Lucia l’acido sul proprio volto doveva essere la fine. Invece no. E’ un inizio.
La reazione dell’avvocatessa è straordinaria: si sottopone ad innumerevoli interventi chirurgici e ogni intervento vuol dire anestesia totale e dolore. E forza.
Lucia, da ragazza fragile, si trasforma in una donna sicura e determinata che vuole tornare a vivere come prima. Macchè, meglio di prima.
La Annibali l’anno successivo a quel terribile episodio compie il primo straordinario passo verso la rinascita: con la giornalista Giusi Fasano scrive un libro sulla propria vicenda, dal titolo, “Io ci sono. La mia storia di non amore”. E’ in quel “io ci sono”, che sta racchiusa tutta la sua indole forte e determinata.
Decide poi di essere attivista nella lotta e nelle iniziative per la tutela delle donne, i suoi interventi (nelle interviste e nei dibattititi) sono colpi dritti e forti alla mente e al cuore di chi ascolta. Ma soprattutto sono preziosi per iniziative che possano davvero sconfiggere la vile cultura della violenza e della sopraffazione verso le donne.
Il 21 novembre 2013, l’allora Presidente della Repubbliuca Giorgio Napolitano, conferisce a Lucia la nomina di Cavaliere al merito della Repubblica. Poi la giovane entra in politica: dopo essere stata nello staff di Maria Elena Boschi, nel 2018 è candidata alla Camera ed entra in Parlamento. Il suo mandato scadrà in occasione delle elezioni del settembre 2022.
Per raccontare la propria storia, Lucia utilizza sempre un linguaggio limpido ed esclusivo, ironico e duro. A volte è anche dura con la Lucia prima dell’aggressione, quasi come volesse redarguire quella ragazza che non doveva permettere a se steessa di diventare dipendente da qualcuno, rinunciando alla propria libertà.