Mercoledì 17 gennaio, subito dopo il suo arrivo in Germania, Arnold Schwarzenegger è stato fermato dai funzionari doganali all’aeroporto di Monaco per un orologio di lusso.
Secondo le notizie diffuse dall’agenzia di stampa internazionale Associated Press, il portavoce della dogana Thomas Meister ha raccontato che l’attore ed ex governatore della California è stato fermato per un controllo di routine ed è riuscito a partire solo dopo tre ore.
In un comunicato stampa diffuso dalla Schwarzenegger Climate Initiative in risposta all’avvenimento, Schwarzenegger sarebbe sato fermato per aver viaggiato con un orologio che gli appartiene e che il giovedì successivo sarebbe sdtato messo all’asta in un suo evento di beneficenza organizzato a Kitzbuehel (Austria), suo paese natale.
A quanto pare, gli articoli o le merci del valore di 467 dollari, pari a 430 euro, che rimarranno nell’Unione Europea devono essere dichiarati e, in caso, occorre pagarne i dazi. L’orologio, che si presume non sia stato dichiarato, e che è stato realizzato appositamente per Schwarzenegger dal produttore svizzero Audemars Piguet, è stato valutato per 21.739 dollari , ovvero 20.000 euro.
Nella sua dichiarazione inviata all’Associated Press, la Schwarzenegger Climate Initiative ha aggiunto che la star“ha collaborato ad ogni passo, anche se si è trattato di un tentativo incompetente” e ha inoltre precisato che l’attore ha anche accettato di “pagare in anticipo eventuali tasse sull’orologio (ricordate, è il suo orologio personale)”.
La dichiarazione sottolinea che probabilmente l’orologio di lusso sarà ancora messo all’asta e che l’iniziativa per il clima“lo segnalerà adeguatamente, come fanno tutte le organizzazioni no-profit di Arnold”.
La questione verrà ora sottoposta a un organismo sanzionatorio doganale ad Augusta, in Germania, che valuterà il caso.
Le aste di beneficenza di Schwarzenegger raccolgono ogni anno milioni di dollari destinati a programmi per bambini negli Stati Uniti e per il lavoro ambientale globale.
Yami