Arezzo e Casentino

Tra i posti che vi consiglio spesso di visitare e di cui vi racconto le leggende noterete che compare spesso la provincia di Arezzo e il Casentino, da un lato perché un pezzo del mio cuore sta lì, essendo la famiglia di mia madre originaria di Ortignano Raggiolo, dall’altro ve ne parlo spesso perché è impossibile resistere al fascino che questo posto esercita, tanto che qualcuno ha nominato il Casentino Piccola Scozia sia per i numerosi castelli sia per il verde e i monti che lo circondano anche se più alti e maestosi di quelli della Scozia. 

Come detto sopra mi sono lanciata subito nella descrizione dei borghi del Casentino anche se la prima tappa obbligatoria sarebbe Arezzo con la sua storia millenaria, prima etrusca, poi romana e poi medievale, periodo a cui deve la sua epoca più gloriosa e ricca. 

Essa fu sede della più antica università Toscana ed è anche conosciuta come città dell’oro e dell’alta moda oltre ad aver dato i natali a persone illustri quali Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, Guido d’Arezzo e tanti altri. 

Famosa anche per gli affreschi di Piero della Francesca all’interno della cappella della Basilica di San Francesco e per il crocifisso di Cimabue all’interno della Chiesa di San Domenico, Arezzo è altresì nota per la Giostra del Saracino che divide la città in quattro quartieri. 

Ma adesso sta a voi decidere se proseguire a vedere la meravigliosa città di Arezzo o se uscire da porta San Clemente e imboccare il lungo viale dritto che vi porta a nord e alle magie casentinesi. Se preferite vedere ancora un po’ Arezzo allora non perdete la seconda parte di questo articolo .

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