Aragonite: caratteristiche ed usi

Dopo gli accenni generici entriamo nel vivo della cristallo terapia parlando delle singole pietre e minerali.

L’aragonite è stata scoperta in Spagna nel 1788 presso il Rio Aragon dal quale prende il nome, non è una pietra molto nota per le sue proprietà terapeutiche e non è tra le più usate in cristalloterapia. Può essere usata come collana, anello o bracciale.

Tra i vari benefici per il corpo vi è quello di equilibrare i vari processi e di rallentare quelli che sono troppo veloci, può essere usata in caso di agitazione accompagnata da tremori e ipersensibilità.

Regola il metabolismo e stimola l’attività muscolare, aiuta a concentrare la sessualità dalla sfera fisica a quella sentimentale e recettiva, calma le infiammazioni degli occhi dei muscoli e del cervello.

I suoi elisir sono usati esternamente per i problemi della pelle.

Utile nei periodi in cui si è particolarmente sensibili o agitati, permette di trovare il proprio equilibrio interiore dando maggiore tolleranza e flessibilità verso gli altri e verso sé stessi.

Aiuta a delegare ogni tanto per liberarsi dalle proprie responsabilità ed è ottima per trovare concentrazione in caso di intenso lavoro.

Tiene lontani i pensieri negativi che distraggono ed è di buono aiuto anche per gli artisti aiutando ad essere più creativi.

Di aragonite esistono vari tipi, c’è quella bianca, rossa, gialla, verde chiara, bruna e blu.

Quella blu è considerata una pietra dalle proprietà guaritrici e può essere usata per purificare i vari strati dell’aura.

Quella marrone e bianca è adatta per fronteggiare i cambiamenti della vita mentre quella solo bianca lavora principalmente sulla sfera mentale. Quella verde e porpora invece è perfetta per la sfera spirituale

Benedetta Giovannetti

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