Api a caccia di mine antiuomo

Natura e Intelligenza artificiale unite per combattere contro lo scempio della guerra, api e droni per bonificare campi minati.

Imagine all the people Living life in peace, recita la canzone. Ma ad oggi i campi minati sono ancora una triste eredità da sconfiggere: in Bosnia ed Erzegovina ci sono ancora sepolte oltre 80.000 mine antiuomo e altre 30.000 attendono di essere trovate e disinnescate in Croazia, vestigia della guerra dei Balcani negli anni ’90.

Lo sminamento è un’operazione complessa e rischiosa, ma fortunatamente negli ultimi anni la tecnologia è venuta in nostro soccorso per rendere sempre più sicura ed efficace l’attività di bonifica.

Combinando natura e tecnologia, un team di ricercatori del Croatia Mine Action Center è infatti riuscito a combinare le più recenti applicazioni di intelligenza artificiale con la passione delle api per i dolci. Il sistema è stato collaudato su campi sicuri, minati per l’occasione.

Gli scienziati hanno addestrato le api a “fiutare” l’esplosivo facendo trovare loro, accanto alle mine, contenitori contenenti acqua e zucchero. Una volta istruite, le api sono state liberate sui campi minati dove spontaneamente sorvolavano le aree prossime agli ordigni.

E’ evidente quanto possa risultare complesso seguire uno sciame di api su un campo minato, per vedere dove andranno a posarsi. E’ a questo punto che entra in gioco la tecnologia: droni equipaggiati con fotocamere ad alta risoluzione che sorvolano in tutta sicurezza i campi minati per fotografare e riprendere gli spostamenti degli insetti. 

Ma ancora non è sufficiente: infatti occorre distinguere le api in una fotografia aere. A tal fine ci si è avvalsi dell’intelligenza artificiale: un sistema di IA a riconoscere le api all’interno dell’immagine così da poterne tracciare la posizione sulla fotografia con un minimo margine di errore.

Nel momento in cui viene dunque identificata la posizione dell’ordigno, gli artificieri lo fanno esplodere.

E’ bene sottolineare, come, nonostante le moratorie internazionali, le mine antiuomo e anticarro vengano utilizzate ancora oggi in diverse zone del mondo… quindi non ci resta che immaginare, e applicare quell’immaginazione di Lennon alle ricerche da mettere in campo.

Marino Ceci

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