di Carmelina Sessa
Mombaldone, antico comune di poco più di 200 anime è tra i Borghi piemontesi più belli d’Italia.
Geograficamente parlando, è immerso nei calanchi, nella Valle del Bormida, sulle suggestive colline in provincia di Asti. In questo sito, sentieri naturali e magnifici scorci panoramici si intersecano con torri di avvistamento e bellezze storico culturali.
Tra i vari comuni della Langa Astigiana, Mombaldone vanta il primato di essere l’unico borgo ad avere la cinta muraria originaria. Da un punto di vista architettonico, infatti, la struttura urbanistica del paese ad oggi è rimasta intatta e si presenta conservata come ai tempi della fondazione.
Il comune si divide in due parti: quella medievale, sviluppatasi intorno al nucleo di derivazione romana; quella ottocentesca.
Le prime notizie ufficiali del villaggio risalgono all’anno 991, quando la famiglia degli Aleramici donarono al monastero di S. Quintino di Spigno alcune terre, tra cui Mombaldone.
Mombaldone fu costruito tra il VI e il VII sec. a.C., e successivamente, fu occupato prima dai Longobardi, per poi diventare feudo di conti e marchesi italiani.
Nel 1209, il feudo fu controllato dai marchesi Del Carretto di Savona, insigniti dall’imperatore Carlo V, in particolare, del titolo di Vicari Imperiali del Sacro Romano Impero e della facoltà di battere moneta.
Il paese restò un possedimento dei marchesi Del Carretto per tutto il Medioevo. Poi i Savoia acquisirono il feudo, garantendo a Mombaldone un lungo periodo di tranquillità, interrotto solo dall’invasione napoleonica. Mombaldone, infine, fu ceduto al Comune di Asti.
Il punto di accesso al centro storico è segnato dalla Porta d’Ingresso ad arco acuto, completamente in pietra che si raggiunge attraverso la strada centrale che attraversa Mombaldone.
Dalla strada principale si diramano poi vie piccole e passaggi strettissimi, molto caratteristici e simili a dei corridoi che mettono in comunicazione le varie parti del paese.
È possibile raggiungere edifici storici fatti, anch’essi come le strade, di pietra arenaria e tufo, rustici costruzioni medievali e palazzotti cinquecenteschi e seicenteschi che nei portali scolpiscono fatti di rilievo storico.
In questo contesto storico. possiamo citare il Palazzo della Fortezza, oggi sede di un ristorante (L’Aldilà) gestito dai discendenti della famiglia Del Carretto.
Salendo verso la parte più alta di Mombaldone, al termine della via maestra centrale, si raggiunge il Castello, con al centro la possente torre dalla pianta quadrata. Eretto tra il XIII ed il XIV secolo, il Castello fu parzialmente demolito nel 1637. Anche se lo stato di tali costruzioni è in rovina, il Castello ed il paesaggio intorno emanano ancora storia e suscitano la sensazione di un viaggio a ritroso, in tempi ormai lontani.