Annarita D’Urbano: “A salvarmi è stata Medea”

Annarita D’Urbano è un nome che va pronunciato con rispetto, perché appartiene ad una donna che ha attraversato l’inferno, uscendone non soltanto vittoriosa, ma protagonista.

Vittima di violenza e di vicende personali e lavorative avverse, Annarita si ritrova a fronteggiare un fallimento imprenditoriale, precipitando nell’imbuto dello strozzinaggio finanziario, dal quale poche persone escono. Inizialmente amministratore di un’azienda promettente, vende la sua vecchia casa e ne acquista una più bella. Tutto funziona, non le manca niente. Affascinante, solare, Annarita cavalca l’onda del benessere frutto di lavoro ed impegno, di audacia e talento.

Tuttavia, come si sa, basta un nulla per capovolgere una situazione, per scivolare nella precarietà e così ritrovarsi ad arrancare, tra debiti e problemi senza via di uscita. Dunque non soltanto la violenza subita da un uomo, ma anche una condizione economica disastrata all’interno della quale i demoni del denaro si avventano su di lei.

Annarita però si mostra coraggiosa, determinata, nonostante un periodo di comprensibile depressione e di abbandono all’alcolismo. A salvarla saranno due risorse: la prima fa capo al suo io luminoso, caratterizzato dalla sua intelligenza, dall’amore per la vita e dalla dignità. La seconda è altrettanto speciale, con quattro zampe, uno sguardo fiero e l’innata propensione a sostenere chi soffre. Parliamo di Medea, una lupa cecoslovacca fedele, protettiva, che giorno dopo giorno aiuta Annarita a ritrovare se stessa, a riscoprire la propria forza.

Oggi Annarita è una donna di successo, presidente di una associazione che difende le donne da maltrattamenti e abusi, L’associazione ISIDE, attraverso cui la presidente è spesso attiva nella risoluzione di casi da risolvere, in convegni, pronta a sostenere gli altri.

Non soltanto ha ricostruito la sua esistenza trasformando il dolore in gioia, ma rappresenta ora un esempio per tutte le donne che credono di non potercela fare e si sono arrese nella morsa stretta della rassegnazione. Annarita esorta invece a riscoprire il guerriero che è in ognuno di noi e a credere nelle proprie capacità.

Lei lo continua a fare ogni giorno, seguita da moltissime persone che la stimano e che le vogliono bene.  In prima fila naturalmente c’è lei, Medea, la sua compagna, amica, umana creatura, che mai l’abbandonerà e mai la tradirà.

 

Eleonora Giovannini

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