Una decisione dai risvolti inaspettati. Se fosse un film, sicuramente il titolo sarebbe questo. Ma siccome non c’è nessuna pellicola in cantiere ad Amsterdam dalla trama simile, allora è meglio spostare il discorso sul versante che sta preoccupando molti dei turisti interessati a visitare una delle città più gettonate d’Europa. Si tratta dell’idea che sta maturando la sindaca della città, Femke Halsema. Il primo cittadino infatti sta seriamente prendendo in considerazione di indire una norma per vietare l’accesso ai turisti nei Coffee-shop e nei locali a luci rosse della città. Un cambiamento non indifferente, che se attuato avrà delle conseguenze imprevedibili, considerati i 17milioni di turisti annui che visitano Amsterdam e che tra le tante attrazioni, c’è chi sceglie anche una capatina nel Coffee-shop.
L’obiettivo sarebbe quello di prevenire i tanti comportamenti molesti, con la volontà di indirizzare il divertimento verso altre attrazioni della città. Per di più, è stata la stessa sindaca ha ribadire come il divertimento non si trovi solamente nelle attività di prostituzione e/o nel consumo di cannabis.
A tal proposito, Halsema ha indetto uno studio nel quale sono stati intervistati 1100 turisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Da questa indagine è emerso come ben il 65% dei chiamati ad esprimere il loro parere ha affermato di consumare cannabis durante il soggiorno nella città; il 44% invece ha dichiarato che se l’idea della sindaca andasse in porto, non tornerebbero nei Paesi Bassi, e a dirlo sono stati prevalentemente gli inglesi; mentre il 32% ha sottolineato come non frequenterebbe i locali a luci rosse se ci fosse una tassa d’ingresso. Allo stesso modo però, Amsterdam non sarebbe la prima città ad introdurre una legge simile, basti pensare a Maastricht, la quale permette l’accesso nei Coffee-shop solamente ai residenti olandesi. Non resta che rimanere in attesa di una decisione definitiva o di un eventuale ripensamento.
Giulia Baldini