L’ametista appartiene alla famiglia dei quarzi ed è di colore viola.
Si estrae principalmente in Brasile, Uruguay, Bolivia, Usa e persino in Italia.
Nell’antico Egitto veniva usata come amuleto di protezione ed indossato durante i lunghi viaggi fuori dalla città contro le imboscate ed il tradimento e per alleviare i sensi di colpa.
Oggi è usata dai vescovi cattolici come talismano per la protezione spirituale.
Già nel neolitico però si rinvengono tracce di ametiste usate sia come amuleti che come simbolo di regalità, venendo incastonata nei gioielli, nelle corone e negli scettri.
Il suo nome viene da Amethystos e significa colui che non si ubriaca infatti tra le leggende più interessanti su questa pietra si narra che abbia la capacità di bloccare gli effetti dell’alcol impedendo alla persona di ubriacarsi semplicemente mettendo un piccolo quarzo burattato di ametista con dentro la bevanda alcolica.
In cristalloterapia si posiziona sul sesto chakra e aiuta a sviluppare una maggior consapevolezza sulla realtà non ordinaria.
Può inoltre essere usata come pietra adatta per stimolare la mente ridimensionando il numero dei problemi e facendoli vedere nella giusta prospettiva.
Stimola inoltre la creatività e l’intelligenza magari se usata per intraprendere un nuovo affare.
Per quanto riguarda il corpo il suo effetto più noto è quello di agire su tutta la testa ed il sistema nervoso eliminando il mal di testa o scaricando problemi di stress, ansia, depressione o fobie.
Una credenza molto diffusa la vuole usata come protezione contro la stregoneria e le energie negative.
Si può caricare sia al sole mattutino che sotto i raggi della luna…
Benedetta Giovannetti