Altro sindaco sul piede di guerra contro il blocco auto diesel euro 5

Pronta un’istanza di pre-contenzioso.

“Nessuna auto diesel Euro 5 verrà bloccata. Ribadisco la mia posizione assunta già due anni fa quando non firmai l’ordinanza per la limitazione del traffico nel 2021”. A parlare, senza mezze misure, stando a quanto riporta la pagina della stampa locale Torino Today è il sindaco di Giaveno. Un comune piemontese in provincia di Torino. “All’epoca – prosegue il primo cittadino Carlo Giacone – sono stato uno dei pochi, forse l’unico, sindaco della regione che non ha voluto firmare questa ordinanza di esecuzione della decisione regionale”. 

Una posizione, quella attuale, che si pone dunque in linea di continuità con quanto fatto in precedenza. “Oggi – citando testualmente Torino Today è sempre Giacone a dire – sono ancora su quella linea: si parla continuamente di mettere in pratica azioni che contrastino l’abbandono della montagna per permettere di ripopolarla, ma se si bloccano i veicoli si va nella direzione contraria”. Le critiche mosse sono verso le attuali decisioni relative agli stop alla circolazione dei diesel euro 5 a Torino e in altri 76 Comuni piemontesi. Critiche che, peraltro, non sono nemmeno isolate; si confronti, al riguardo, la linea dura della prima cittadina  di Verbania a cui è stato dedicato un precedente approfondimento di cui al presente link.  

“Non abbiano né stazioni metro o ferroviarie, nemmeno un collegamento con gli ospedali vicini – prosegue il primo cittadino – c’è una linea di autobus che portano a Torino su cui ogni anno si effettuano dei tagli alle corse e al chilometraggio”.  Una situazione quindi già di per sé al limite che non farebbe che peggiorare se andassero in porto le misure di blocco alla circolazione. Da qui la mossa ancora più risoluta del primo cittadino di Giaveno. Riferendoci a quanto apparso sulla citata pagina della stampa locale, l’intento è di “contrastare questa decisione anche tramite il supporto di uno studio legale torinese esperto amministrativista, tramite l’invio di un’istanza di pre-contenzioso”.

L’obiettivo sarebbe quello d’indurre qualche politico a livello regionale o nazionale, a trovare delle soluzioni alternative e adeguate a ciascuna realtà singola. In caso contrario, sarà mantenuta la linea dura a tutela dei cittadini. A chiusura Giacone menziona il suo ruolo di responsabile della comunità, in conseguenza del quale sarebbe cosa buona e giusta che determinate decisioni venissero prese in prima persona e non da altri. Un’aperta critica al modus operandi di chi ha emesso l’ordinanza e che ha già fatto scendere in campo anche il Comune di Verbania. In quel caso la prima cittadina ha scritto un comunicato di fuoco contro l’ordinanza regionale e alla quale, ha già dichiarato, che non darà applicazione, perché a pagare sarebbero solo i cittadini.

di Maria Teresa Biscarini

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