Alla scoperta del Driomio

L’Italia è un paese ricco di biodiversità ma numerosi animali sono piuttosto rari e poco conosciuti. Uno di questi è il Driomio (Dryomys nitedula), un piccolo roditore molto localizzato imparentato con i ghiri: appartiene infatti alla famiglia dei Gliridae, anche se ad un altro genere. 

Ben diffuso in Europa, Nordafrica e Asia, nel nostro paese si trova solo in alcune aree delle Alpi orientali e in Calabria, tra i parchi del Pollino e dell’Aspromonte: per questo viene considerato a rischio minimo (LC) nella Lista rossa dello IUCN. Rispetto al suo più famoso parente ha una colorazione leggermente piu vivace, tendente al nocciola sul dorso e bianco ventralmente con un’evidente mascherina scura dall’orecchio al muso che contorna l’occhio; possiede una folta coda grigiastra con apice scuro. Le dimensioni sono inferiori alla metà rispetto al ghiro. 

Frequenta fitti boschi montani di latifoglie o misti anche se occasionalmente fa visita nei giardini: è comunque difficile da osservare sia per la sua scarsa diffusione che per le abitudini schive e notturne. Durante il giorno rimane a riposo nel suo nido posto nella base o nelle cavità degli alberi, dove poi passa l’inverno in letargo. La sua dieta è onnivora, comprendendo anche piccoli uccelli, ma a loro volta sono gli uccelli rapaci, in particolare quello notturni, i principali predatori.

Daniele Capello

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