Decreto Aiuti quarter: prorogato il taglio delle accise sui carburanti, benefit aziendali esentasse, revisione del Superbonus ed altro ancora
Il Decreto Aiuti quater è stato approvato il 10 novembre 2022 dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. Dall’aumento del tetto del contante al taglio delle accise molte sono le misure varate dal nuovo esecutivo.
Oltre al proseguimento della linea adottata dal Governo Draghi con precedente Decreto Aiuti ter molte sono le novità contenute nel nuovo provvedimento che vede lo stanziamento di risorse pari a 9,1 miliardi di euro.
Le modifiche del Supebonus
A partire dal 1 gennaio 2023, come era già stato annunciato più volte dal Governo, il Superbonus verrà rimodulato con riduzione dell’aliquota da 110% a 90%. Confermata inoltre l’agevolazione per le villette unifamiliari a condizioni che costituiscano prima casa e il proprietario percepisca un reddito non superiore ai 15.000 euro.
Fermo invece il bonus al 110% per le villette che abbiano raggiunto il 30% dei lavori entro settembre 2022 perché potranno beneficiare dell’aliquota massima fino al 31 marzo 2023.
Taglio delle accise sui carburanti
Riproposto il taglio delle accise sui carburanti che determina uno sconto di 30 centesimi al litro sul prezzo pagato alla pompa di benzina e gasolio.
La misura, che sarebbe scaduta il 18 novembre, viene prorogata al 31 dicembre 2022.
Benefit aziendali esentasse fino a 3mila euro
Vengono innalzati i Fringe benefit che le aziende potranno concedere ai propri dipendenti. Passa infatti da 600 euro a 3000 euro l’importo dei premi aziendali esentasse per i lavoratori e totalmente deducibili per le imprese. Il tetto era già stato alzato a 600 euro dal Governo precedente poiché erano stato incluso il rimborso per le bollette di luce, gas e acqua.
Ricordiamo che, nonostante la soglia sia stata rivista al rialzo, il rimborso delle bollette resta comunque fermo al 31 dicembre 2022.
Rateizzazione delle bollette per le imprese
Per poter fronteggiare il caro bollette viene riconosciuta alle imprese con residenza italiana, la possibilità di richiedere ai fornitori il pagamento rateizzato del costo delle bollette. Si potrà procedere con un versamento in 36 rate mensili ma si decade dal beneficio in caso di mancato pagamento di due rate mensili.
Revisione della soglia per l’uso del contante
Altra novità è l’aumento nel tetto del contante che a partire dal 1° gennaio 2023 passa dall’attuale soglia di 2000 euro a 5000 euro.
Modifiche dunque all’attuale normativa in base alla quale dal prossimo anno il tetto sarebbe passato dagli attuali 2000 euro a 1000 euro.
Vengono inoltre destinati 80 milioni di euro per il 2023 in contributi a favore dei commercianti obbligati alla trasmissione telematica al Fisco dei corrispettivi. I contributi saranno sotto forma di un credito di imposta pari al 100% della spesa effettuata, fino a 50 euro per ciascun registratore di canna connesso alla rete internet.
Le novità sull’Imu
Sul fronte tasse arrivano l’esenzione dal pagamento dell’Imu in riferimento alla seconda rata per gli immobili del settore dello spettacolo purché i titolari siano anche i gestori dell’attività.
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