A Marsiglia si è svolto il vertice europeo delle regioni e delle città

by Bruno Cimino

Acquista un doppio significato il nono vertice europeo delle regioni e delle città di Marsiglia organizzato dal Comitato europeo delle Regioni (CdR) e dalla Regione sud della Francia.

Si è svolto presso il Centro congressi “Marseille Chanot” (Palais des congrès et des expositions) e vi hanno partecipato circa duemila rappresentanti tra funzionari delle istituzioni, scienziati e giovani provenienti da tutta Europa.

Il doppio significato si colloca in un preoccupante momento di storia poiché i principali valori di pace e libertà qualcuno li vorrebbe cancellare.

A questo vertice europeo, il presidente del Comitato europeo delle regioni, Apostolos Tzitzikostas, nel discorso di apertura ha dichiarato: “Questo vertice di Marsiglia riunisce migliaia di leader europei contro la brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I leader si schiereranno, uniti e solidali, a favore della pace, della democrazia, del dialogo e dei diritti fondamentali per il popolo ucraino, e discuteranno di come offrire un aiuto concreto. Si tratta di un’opportunità per ribadire che le principali sfide – sicurezza, tutela dei diritti umani, emergenza climatica, servizi pubblici e disparità regionali – necessitano di unità europea e di risposte europee comuni, a partire dalle nostre regioni, città e piccoli centri. Il vertice mira a rafforzare la democrazia europea in modo da proteggere, sostenere e migliorare la vita di ogni cittadino all’interno e all’esterno dei confini dell’UE, avvicinando l’Unione ai cittadini”.

I temi sui quali si sono confrontati i partecipanti nei due intensi giorni di lavoro del 3 e 4 marzo, sono stati incentrati su: “Territori europei che si trovano ad affrontare importanti sfide per la società”; “Coesione e ripresa”; “Costruire la Casa della democrazia europea”; “Il futuro della democrazia europea: impegno dei giovani e valori europei”.

I risultati emersi che non lasciano margini né ad interessi di parte né dubbi sui contenuti, perché tesi a pretendere una maggiore importanza nella costruzione della democrazia europea, unita e forte contro ogni forma di violenza, con al centro le cittadine e i cittadini, confluiranno nella prossima Conferenza sul futuro dell’Europa sotto forma di un “Manifesto degli enti regionali e locali per la democrazia europea”.

Le istituzioni dell’Ue ora hanno il compito di recepire queste istanze e porle in essere rendendole operative.

Tra i relatori erano presenti il presidente della Banca europea per gli investimenti, Werner Hoyer, i vicepresidenti della Commissione europea, Frans Timmermans, Margaritis Schinas e Dubravka Šuica, la commissaria per la Coesione, Elisa Ferreira, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, e il presidente della commissione Regi, Younous Omarjee.

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