A CARPI SI PARLA DI NUOVE POVERTÀ

CARPI (MODENA) – Sono ore drammatiche per l’Emilia-Romagna e quando venerdì siamo arrivati all’Auditorium San Rocco di Carpi, in provincia di Modena, pioveva. Fortunatamente la situazione non è drammatica come lo è in riviera e il Festival della Giustizia Penale da poco iniziato ha potuto continuare a svolgersi regolarmente.

Prima dell’inizio del convegno che ha visto come protagonisti Pier Luigi Bersani, Mons. Erio Castellucci e Giuliana Gavioli e che ha avuto come moderatore Graziano Martino incentrato sulle nuove povertà, il Vice Presidente della CEI, Arcivescovo di Modena-Nonantola e Vescovo di Carpi Castellucci ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti presenti. “Le nuove povertà sono povertà antiche o di sempre, ma hanno una declinazione sempre nuova, purtroppo – ha affermato Castellucci – Gesù aveva detto ‘i poveri li avrete sempre con voi’ ed è una profezia che si è avverata. Le povertà si rinnovano in continuazione. Alcune povertà si sono rivelate specialmente con la pandemia: povertà di tipo materiale, relazionale, affettivo, culturale e spirituale. Il senso di solitudine è cresciuto”. Poi l’Arcivescovo (che è originario di Forlì) esprime vicinanza alle persone colpite dall’alluvione.

Anche il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli, in apertura del convegno, ha voluto dedicare un pensiero alle popolazioni in emergenza. “Le immagini che ci arrivano dal territorio romagnolo tolgono il fiato”, ha dichiarato. Successivamente si è passati a parlare del tema dell’incontro e, più in generale, del Festival che il Sindaco descrive come “un’occasione per fare approfondimenti”. Poi definisce l’argomento delle povertà come “costituzionale”.

Dura complessivamente circa un’ora il convegno vero e proprio. Castellucci riporta riflessioni più spirituali. “La povertà può essere benedetta quando sobrietà, ma diventa maledetta quando si tratta di ingiustizia”. Pier Luigi Bersani rilascia dichiarazioni più politiche. “Non tagliamo 2 miliardi e mezzo per la povertà”. Poi, parlando di astensionismo alle elezioni afferma che, nella maggioranza dei casi, chi sta bene non va a votare, cosa che non fa chi sta male.

Contributi di approfondimento sono stati offerti anche da parte della manager Giuliana Gavioli.

Francesco Natale

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