L’inverno è arrivato, le giornate sono fredde e, ora più che mai, ci ritroviamo a passare molto tempo all’interno delle nostre case. A volte la noia, la solitudine e i pensieri prendono il sopravvento su di noi e non riusciamo più a ritrovare la nostra serenità e il nostro equilibrio personale.
Ma oggi, con questo articolo, vorrei fornirvi il mio personale rimedio, forse da molti sottovalutato, che, però, ritengo di vitale importanza: la lettura.
Vi elencherò di seguito dieci ottimi motivi per prendere dallo scaffale quel libro che vi osserva impolverato, o quello abbandonato sul comodino, o ancora quello che il vostro amico vi ha prestato anni fa, ma che avete sempre guardato con diffidenza.
- Qualsiasi cosa stiamo vivendo, c’è qualcuno che l’ha già vissuta prima di noi e che, probabilmente, ci ha scritto sopra un libro, un racconto o una poesia: i libri sono gli alleati della vita.
- Leggere insegna ad ascoltare gli altri, aiuta a fare silenzio dentro di noi, a spegnere i pensieri e lasciare che la voce di uno scrittore o scrittrice ci racconti la sua storia.
- In un’era tecnologica come la nostra, in cui gli occhi sono continuamente stimolati da schermi e luci blu, leggere permette di distogliere il cervello da quegli impulsi dannosi e farlo concentrare, invece, sull’inchiostro, sulle pagine ruvide e sul profumo della carta.
- Leggere sviluppa la nostra empatia e sensibilità, entrare nelle menti dei personaggi dei libri ci permette di comprendere meglio gli altri.
- Leggere arricchisce il nostro lessico e la conoscenza della grammatica.
- I libri sono un’ottima compagnia, amici leali sempre pronti al bisogno.
- Leggere aiuta ad addormentarsi meglio e avere un sonno sereno.
- I libri permettono di viaggiare, anche in un momento come questo in cui non è possibile farlo fisicamente.
- Attraverso la lettura, in particolare dei classici, possiamo metterci in relazione e dialogare con i grandi del passato.
Infine, ecco, con le parole del grande Umberto Eco, il motivo che ritengo più importante:
- Chi non legge, a settant’anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto cinquemila anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’Infinito…perché la lettura è un’immortalità all’indietro.
Letizia Lombardi